Dax / Eurostoxx
C'era una volta la Germania...

Il declino economico della Germania, testimoniato dal nervosismo con cui ormai da tempo è condotta la politica economica di Berlino, è certificato da una sottoperformance in borsa in essere da tempo. Ce ne siamo occupati svariate volte negli Outlook semestrali di AGE Italia.
A partire da quello di gennaio 2018: quando si decretò una storica inversione di tendenza. Onde ovviare alla natura "total return" dell'indice DAX (che misura la performance complessiva, dividendi inclusi, della borsa di Francoforte), abbiamo sempre effettuato le comparazioni in termini omogenei di indici MSCI. In questo caso si scorgeva bene come il rapporto Germania/Francia, dopo aver mancato vistosamente il raggiungimento della parete superiore del canale storico a marzo 2015, si produceva in un declino che inizialmente sollecitava la parete inferiore del canale. La reazione, tormentata, sarebbe risultata effimera, ed avrebbe anticipato la mesta rottura di aprile di cinque anni fa.

Batti e ribatti come in una affollata area di rigore, prima di una involuzione definitiva. Una sottoperformance, del listino azionario tedesco rispetto a quello transalpino, in essere dunque da diversi anni. Al netto della fiammata nei sei mesi successivi al minimo pandemico di marzo 2020, la debacle di Francoforte rispetto a Parigi è risultata senza soluzione di continuità.
Fino ai giorni nostri. In questo momento il rapporto MSCI Germany/France è precipitato ai livelli più bassi dal 2003! Proprio così: l'intera sovraperformance accumulata per una dozzina d'anni, che ha fatto di Francoforte la scelta obbligata in ambito continentale, è stato adesso integralmente ritracciata. Mercato tornato alla base, in termini relativi, s'intende. E adesso?

Un operatore professionale da molti anni attivo sui principali mercati finanziari mondiali. Continua...