Dax / Eurostoxx
L'analisi tecnica al servizio degli investitori

Sono passati otto mesi da quando i rapporti di forza fra i principali mercati finanziari dell'Eurozona si sono ribaltati radicalmente.
A gennaio, dopo undici anni di declino senza soluzione di continuità, il rapporto fra Eurostoxx50 e andamento medio del mercato obbligazionario dell'Eurozona - il cosiddetto Stock/Bond ratio (SBR) - sfondava finalmente verso l'alto una doppia trendline che fino a quel momento ne aveva sempre contenuto gli slanci, inducendo gli investitori a prediligere il reddito fisso alle insidie dell'Equity. Non sfugge come questa dinamica sia il riflesso soprattutto dell'aumento dei tassi di interesse, più che dell'appetibilità a gennaio ostentata dalle azioni continentali.

Ad ogni modo, dopo i rally correttivi culminati nel 2013 e nel 2018, lo SBR voltava pagina.
Gli effetti da allora sono stati dirompenti. Il mercato azionario è deluso, ma quello obbligazionario è crollato. Mentre non pochi osservatori denunciavano una presunta bolla dell'Equity, passava inosservata la grave vulnerabilità dei tassi di interesse: saliti in tutta l'Eurozona.
Questo ha rafforzato il segnale di inversione di una tendenza ultradecennale, emerso a gennaio: con lo SBR che da allora è letteralmente salito in orbita, raggiungendo adesso i livelli più elevati praticamente degli ultimi nove anni.

Una situazione bizzarra. I modelli di asset allocation da mesi raccomandano diffidenza nei confronti delle azioni, eppure la ripida inclinazione dello SBR dell'Eurozona segnala come l'investimento in titoli di Stato sarebbe risultato di gran lunga più deleteria. Ancora una volta comunque l'analisi tecnica ha lavorato al meglio a favore degli investitori: che hanno potuto orientare opportunamente il portafoglio, evitando autentici bagni di sangue.

Classe 1971, laurea cum laude in Economia e Commercio con una tesi di laurea sull'analisi tecnica dei titoli di borsa, si interessa da oltre venticinque anni di tecniche di analisi dei mercati finanziari. Continua...