Dax / Eurostoxx
La contrazione della liquidità impatta sull'Eurostoxx50

Malgrado la Banca Centrale Europea proceda nel programma di espansione monetaria, la moneta in circolazione "M1" vede calare il tasso di espansione annuale. Domani conosceremo il dato di gennaio, ma già alla fine di dicembre si scorge una tendenza interessante: al netto della variazione dei prezzi al consumo, e soprattutto dell'assorbimento di moneta dell'economia reale, il "denaro in eccesso" si va riducendo; impattando irrimediabilmente sulla performance del mercato azionario europeo.
Storicamentre infatti sussiste una evidente correlazione fra il tasso di variazione a tre mesi dell'Eurostoxx50 (verde, scala di sinistra), e l'Excess Money, definito come variazione annuale di M1 al netto dell'indice core dei prezzi al consumo, e della variazione trimestrale annualizzata del PIL dell'Eurozona.

Si scorge il vistoso flesso verso il basso manifestato a partire da novembre da parte dell'Excess Money (linea blue, scala di destra). Da una variazione annuale del 13.9%, siamo passati ad una crescita, sempre annuale, contenuta al 10.3%. Di liquidità ce n'é; ma meno di prima. Naturale che arrivi meno denaro al mercato azionario, che ne paga il prezzo: la performance a tre mesi ha toccato un minimo a settembre ed è salita nei due mesi successivi, prima di svoltare vistosamente verso il basso.
Se la tendenza alla contrazione della crescita dell'offerta di moneta continuerà nei prossimi mesi, per il mercato sarà difficile migliorarsi in misura sensibile. Dottor Draghi, a te la parola.

Un operatore professionale da molti anni attivo sui principali mercati finanziari mondiali. Continua...