Se solo gli spread creditizi assecondassero...

- 27/05/2020
Fra mercato azionario europeo e spread creditizi, sussiste da sempre una correlazione inversa: un aumento delle quotazioni azionarie è andato di pari passo con una riduzione del differenziale fra rendimenti delle obbligazioni aziendali e yield dei titoli di Stato; e viceversa.
Ragion per cui nuovi massimi ad esempio di Eurostoxx 50 dovrebbero coincidere con nuovi minimi del premio per il rischio richiesto dai creditori alle tesorerie delle aziende quotate.
Negli ultimi anni però questa relazione inversa si è visibilmente affievolita. Eclatante come il massimo di inizio anno dell’Eurostoxx non abbia trovato riscontro in un nuovo minimo pluriennale da parte dello spread sui Bond ad alto rendimento dell’eurozona. Una divergenza alquanto vistosa, con ogni probabilità alla base del successivo smottamento del mercato azionario.
Il minimo di marzo delle borse europee è stato in effetti seguito da una compressione degli spread creditizi; ma ad evidenza, il ridimensionamento del prezzo per il rischio appare ben poca cosa rispetto al decollo fatto registrare dall’Eurostoxx.
Si perpetua così un comportamento in essere da tempo, che in qualche misura mina la credibilità del recupero in atto dei listini azionari europei. Una compressione più vistosa degli spread creditizi indurrebbe a giudicare con maggior benevolenza e credibilità il recupero delle borse avviato due mesi fa.