Pianeta America
A Wall Street dopo i record torna la calma

Apertura di settimana debole a Wall Street dove gli indici ritracciano dai record – il ventiduesimo quest’anno per lo S&P 500 e il quattordicesimo del 2014 per il Dow Jones. Nei prossimi giorni gli operatori si concentreranno sui dati economici mentre monitoreranno ancora con attenzione la situazione difficile in Iraq. Sono previste 18 IPOs entro venerdì e, secondo Kenneth Polcari, Direttore delle operazioni sul floor per O'Neil Securities, spingeranno i gestori e i trader a cercare nuove opportunità nei singoli titoli al debutto che di conseguenza ignoreranno il resto del mercato. Non è chiaro per ora se il tempismo di un’ondata di Ipo così grande sia solo una coincidenza o sia il frutto della decisione delle aziende di entrare sul mercato ora che siamo su questi livelli, quindi prima di un’eventuale inversione di tendenza.

Non c’è in ogni caso un motivo per i listini per avanzare ancora. La reazione della settimana scorsa al comunicato della Federal Reserve è stata puramente emotiva e, secondo Kenny, il rialzo degli indici è da attribuire al fatto che Janet Yellen non ha detto che i tassi aumenteranno più velocemente e prima del previsto, abbastanza quindi da rassicurare – per ora – il mercato.
Il Dow Jones si avvicina ai 17 mila punti, una soglia che tecnicamente non è importante ma lo è senza dubbio psicologicamente. Un numero tondo e mai raggiunto spinge gli scettici ad entrare sul mercato – non sempre una buona idea..
ma il mercato continuerà a contrattare sui livelli attuali spinto dagli stimoli delle banche centrali anche se frenato ai timori legati alla crisi geopolitica in Iraq.
Questa settimana l’attenzione è rivolta sui dati economici e in particolare sul Pil che potrebbe evidenziare, dicono gli economisti, una contrazione più marcata di quella già calcolata in precedenza dal Governo. Il mercato non reagirà ai dati dato che in tanti, compresa Janet Yellen, hanno già parlato abbondantemente della contrazione economica dei primi tre mesi dell’anno da cui ci riprenderemo nel secondo trimestre – ma Kenny non ne è convinto.

Gli indici testeranno nei prossimi giorni i livelli psicologici importanti, i 17 mila punti per il Dow Jones e i 2000 per lo S&P 500. Ma, dice Kenny, non aspettiamoci tanto entusiasmo vista la situazione geopolitica. Le grandi istituzioni faranno scattare le vendite al raggiungimento dei livelli quindi ci vorranno probabilmente diverse sedute e un paio di settimane per testare i livelli più volte e finalmente superarli. Tutto dipenderà dai dati economici e dalla situazione in Iraq.

* Lina Cagossi è video blogger @insidetheexchange.com.
 

 

Un operatore professionale da molti anni attivo sui principali mercati finanziari mondiali. Continua...