A Wall Street indici in rialzo per la terza seduta

- 28/06/2013
Sia ieri che oggi alcuni esponenti della Federal Reserve sono tornati alla carica ed hanno tentato di calmare il mercato e sdrammatizzare le dichiarazioni di Ben Bernanke sulla possibile riduzione delle operazioni di stimolo per l’economia. Ha funzionato? Non lo sappiamo ancora ma intanto vediamo gli indici in rialzo per la terza seduta consecutiva, con lo S&P 500 tornato bene al di sopra dei 1600 punti e il Dow Jones sopra i 15 mila.
Lo S&P 500 ha guadagnato oltre il 2% nelle ultime due ma fino a questo momento il bilancio mensile resta negativo, e l’indice si ritroverà probabilmente ad interrompere la sequenza di rialzi che durava da sette mesi, la più lunga dal settembre del 2009.
Tecnicamente però i movimenti delle ultime settimane sono stati positivi, sottolinea Derek Orth, Designated Market Maker per Brendan E. Cryan & Company. L’ampio movimento al ribasso di 340 punti, dai massimi toccati qualche settimana fa di 1687, fino a 1565 (una perdita del 30%) è da considerare positivo per l’indice e per il mercato. Ha creato senza dubbio opportunità di acquisto anche se sono ancora in tanti gli investitori scettici in attesa di entrare. La forte volatilità riscontrate nelle ultime sedute e i movimenti di oltre 100 punti al rialzo e al ribasso per il Dow Jones per così tante sessioni consecutive portano a pensare ad un tentativo di consolidamento secondo Derek. Che individua come resistenze di breve periodo 1625-1630 per lo S&P 500. Derek monitora anche il SOX dei semiconduttori e guarda con attenzione ai 475 che se verranno superati in chiusura potranno indicarci che questo movimento di recupero continuerà ancora.
Attenzione alla seduta di domani, previsti alti volumi e volatilità più accentuata del solito per via del ribilanciamento degli indici Russell, ampiamente utilizzati come riferimento del mercato azionario americano.
A fine trimestre incidono anche le decisioni dei gestori, il window dressing influenzerà i movimenti dei titoli. Ma soprattutto vedremo se la temuta uscita dal mercato obbligazionario da parte dei gestori, con possibile decisione di rimanere liquidi e non reinvestire sull’azionario, si materializzerà. La prossima settimana sarà caratterizzata da volumi sottili e sarà più breve del solito, solo 4 sedute di contrattazioni vista la chiusura giovedì per l’Independence Day.
* Lina Cagossi è video blogger @insidetheexchange.com.