Pianeta America
A Wall Street maggio positivo per la prima volta dal 2009

Nell’ultimo minuto di contrattazioni il Dow Jones ha perso 30 punti e ha portato il bilancio della seduta a -207, il peggiore da aprile scorso. Movimento che però ha solo ridimensionato e non ha cancellato le perdite accumulate nel mese di maggio, +1,9% e sesto mese di guadagni consecutivo per il Dow Jones, +3,8% per il Nasdaq. Lo S&P 500 ha chiuso il primo mese di maggio positivo dal 2009, il guadagno è stato del 2% e il settimo consecutivo – non accadeva dal settembre del 2009 – grazie alla spinta di finanziari, industriali e tecnologia.
Non è stata una gran sorpresa riscontrare tanta volatilità alla fine della seduta con gli investitori che si preparano al mese di giugno e ad un estate che probabilmente vedrà indici poco mossi. Secondo Peter Cardillo, Chief Market Economist per Rockwell Global Capital, in giugno vedremo gli indici muoversi entro un trading range e la tendenza durerà tutta l’estate, vedremo degli storni ma solo limitati, vedremo un mercato fermo. Fino alla fine dell’anno, nell’ultimo trimestre Peter si aspetta una fase di forti rialzi.

Nelle scorse settimane si è notato un aumento della volatilità, ricorda Peter, dovuta per la gran parte all’incremento dei rendimenti dei titoli di Stato. Un effetto secondo Peter delle dichiarazioni dei vari componenti della Federal Reserve che hanno portato a speculazioni su una possibile imminente riduzione delle operazioni di acquisto di bond dal mercato. La Federal Reserve non cambierà la sua politica monetaria e non interromperà il QE3 almeno fino a fine anno e quindi ha voluto, in queste settimane, solo testare il mercato per vederne la reazione. è vero che alcuni dati economici hanno sorpreso positivamente le attese – come quelli sulla fiducia dei consumatori e sul settore manifatturiero nell’area di Chicago – ma non bastano alla Federal Reserve per interrompere gli stimoli. Altri dati hanno mostrato un calo a sorpresa delle spese per consumo (il primo in un anno) e redditi personali piatti. L’economia globale rallenta e la congiuntura statunitense non può essere sostenuta da esportazioni e attività manifatturiera, ha bisogno di una crescita della domanda interna, della ripresa dei consumi. Il mercato questa settimana ha festeggiato il miglioramento marcato della fiducia dei consumatori in maggio, un indice che però subisce l’influenza del wealth effect – dei guadagni dell’azionario e del miglioramento del mercato immobiliare che creano la percezione di maggiore “ricchezza” in chi investe in Borsa e in proprietà immobiliari.
La prossima settimana saranno tanti i dati economici da monitorare. A partire dall’indice ISM sull’attività manifatturiera – che potrebbe mostrare un miglioramento dato che tutte le componenti dell’indice relativo all’area di Chicago hanno registrato una crescita – fino a quelli di venerdì sul mercato del lavoro. Peter si aspetta una creazione di 175 mila nuovi posti di lavoro, che conferma ancora una lenta ripresa dell’occupazione. Anche se il tasso di disoccupazione dovesse scendere al 7,3% rimane ancora lontano dal 6,5% auspicato da Ben Bernanke per poter interrompere il QE3. Fino a che il tasso non scenderà al 7%, dice Peter, la Federal Reserve non inizierà a diminuire gli stimoli.

* Lina Cagossi è video blogger @insidetheexchange.com.

Charles L. (Charlie) Minter è uno dei fondatori della Comstock Partners, Inc., una società costituita nel 1986 e attiva nelle gestioni patrimoniali. Continua...