Auriferi: cosa insegna la storia dei crolli passati

- 19/03/2020
Tipicamente l'oro e, in minore misura, le compagnie aurifere; sono sempre stati considerati rifugi sicuri per gli investitori. Ma il recente andamento di mercato non ha fatto eccezioni. Se da un lato il metallo giallo conserva un saldo positivo per il 2020, gli auriferi sono stati massacrati.
Ci si chiede se questa volta sia diversa dalle precedenti, se il mercato stia esagerando, se la reazione avversa sia eccessiva. La settimana scorsa l'ETF "GDX" ha perso il 14.8% in una sola seduta: è la terza peggiore perdita di sempre. Un crollo che segue oltretutto un ribasso del 50% dal massimo di febbraio a 31.84 dollari. E meno male che si tratta di porti sicuri!...
Secondo alcune fonti, il crollo è riconducibile al panic selling prodotto da un fondo a corto di liquidità. In effetti il turnover scambiato è senza precedenti. Gli stimoli fiscali e monetari nel frattempo messi in campo dalle autorità, riecheggiano gli sforzi intrapresi nel 2008: quando possedere oro e azioni aurifere alla lunga si rivelò un buon affare.
La tabella in alto mostra i ritorni del GDX dopo i dieci crolli più ampi registrati dal 2006. Come si può notare, due settimane dopo l'ETF in media ha conseguito una performance del +3.2%. Dopo due mesi, il rialzo si estende al 6.5%; ma con solo il 38% dei casi favorevoli.