Bilancio settimanale di nuovo positivo per la Borsa Usa

- 13/04/2015
Per la prima volta in aprile il Dow Jones è tornato sopra i 18 mila punti, una settimana che si è conclusa con un bilancio positivo grazie in parte alla spinta del settore industriale, nonostante la volatilità provocata dalle indicazioni contrastanti dalla Federal Reserve e l’inizio debole della stagione degli utili. Le oscillazioni del dollaro ancora in primo piano con il Dollar Index in giornata che ha raggiunto i massimi di tre settimane e l’euro sceso brevemente sotto 1,06.
Il settore industriale ha contribuito ai guadagni dei listini e ha reagito al movimento del titolo General Electric, che ha toccato i massimi dal 2013, dopo che il conglomerato industriale ha annunciato la ristrutturazione della sua divisione finanziaria, che comprenderà la dismissione di alcune unità, e un piano di riacquisto azionario da 50 miliardi di dollari. Più di 100 milioni di titoli GE sono passati di mano venerdì, volumi così alti sul titolo non si registravano dal 2013.
La tenuta del mercato azionario in settimana è dovuta per la gran parte alla stabilizzazione del prezzo del petrolio intorno ai $50 il barile, secondo Peter Cardillo, chief market economist per Rockwell Global Capital. Le notizie economiche continuano ad essere contrastanti e il mercato è in attesa delle indicazioni dalle trimestrali che, secondo Peter, mostreranno una flessione media dell’utile tra il 4% e il 6% che quindi porteranno pressione sui mercati. (Un pullback solo temporaneo secondo Peter che si aspetta un rally tra giugno e luglio)
Questa settimana i verbali dell’ultima riunione della Fed sono servite a preparare il mercato ad un cambiamento di politica monetaria anche se sono stati seguiti da diversi interventi pubblici di esponenti della banca centrale che hanno ancora una volta lanciato segnali misti sulla tempistica di un intervento sui tassi di interesse. Secondo Peter giugno non è più una possibilità, la Fed vorrà vedere i dati sul mercato del lavoro e sulle spese per consumo di maggio e giugno e con molta probabilità non agiranno prima di settembre. La Fed è pronta ad alzare i tassi anche con una crescita economica moderata tra il 2,25% e il 2,5%, aggiunge Peter che per’ si aspetta una ripresa del ritmo di crescita nella seconda metà dell’anno in parte grazie al rafforzamento della congiuntura in Europa. Fattore che porterà l’euro dollaro alla parità ancora secondo Peter.
In settimana i risultati trimestrali determineranno la direzione dei listini, soprattutto i numeri che arriveranno dal settore bancario, finanziario, tecnologia e trasporti. Tra le indicazioni economiche più attese il Beige Book, le vendite al dettaglio, i numeri dal settore immobiliare, il Philadelphia Fed, l’indice Empire di New York e il super indice.
* Lina Cagossi è video blogger @insidetheexchange.com.