Pianeta America
Cautela a Wall Street in attesa delle elezioni di midterm

Dopo i nuovi massimi toccati venerdì e i guadagni delle ultime due settimane, gli operatori si prendono una pausa, a l’inizio di una settimana densa di indicazioni importanti.Non e’ una sorpresa, secondo Kenneth Polcari, direttore delle operazioni sul floor per O’Neil Securities, e i bassi volumi indicano una fase di riflessione per gli investitori che sono passati in poco tempo da un mercato ansioso ad uno entusiasta. Entusiasmo innescato dall’intervento a sorpresa della Banca del Giappone di venerdì che ha sostenuto i guadagni prima in Asia poi in Europa e poi negli Stati Uniti. Intervento quindi accolto con favore, liquidità e’ sempre la benvenuta dai mercati, che sia in dollari, in euro o in yen, sottolinea Kenny. Che ricorda che dopo la decisione della Banca del Giappone gli operatori sono tornati a speculare su come interverrà la Bce per stimolare l’economia. Subito dopo l’annuncio della BOJ lo yen si e’ deprezzato – con conseguente apprezzamento del dollaro – e i prezzi di greggio e oro sono tornati a scendere, tutti fattori in grado di aiutare l’economia nipponica. Se la Bce farà lo stesso, sottolinea Kenny, il dollaro si apprezzerà ancora. Un potenziale problema per gli Stati Uniti perché il biglietto verde si apprezza per le ragioni sbagliate e non per il netto rafforzamento dell’economia americana.

Ma la cautela presente oggi sui mercati e’ da attribuire alle attese per le elezioni di domani per il rinnovo della Camera dei Rappresentati e di parte del Senato. Secondo i sondaggi i repubblicani potrebbero conquistare il controllo del Congresso, rafforzando la propria maggioranza alla Camera e strappando, seppur con un margine minimo, il Senato ai democratici.
Fattore che porterebbe quindi ad un cambiamento degli equilibri a Washington e muterebbe le dinamiche tra Casa Bianca e Congresso nelle decisioni su temi cari a Wall Street come la riforma del sistema fiscale. Non necessariamente un cambiamento negativo o controproducente secondo Kenny dato che il Presidente Obama, agli ultimi due anni del suoi mandato, potrebbe decidere di optare per i compromessi e abbandonare le battaglie per poter poi lasciare la Casa Bianca con risultati importanti in tasca. E’ chiaro che per il momento Wall Street sconti una vittoria dei repubblicani, e non e’ la sola, e spera soprattutto in un risultato decisivo dall’inizio quindi senza l’ambiguità che porterebbe forte volatilità’ sui mercati.

Per il momento comunque non ci sono grandi ragioni per estendere i guadagni che hanno portato venerdì a nuovi massimi. Le elezioni saranno al centro dell’attenzione questa settimana ed eclisseranno almeno in parte eventuali reazioni ai dati economici – sempre molto attesi quelli sull’occupazione, in arrivo venerdì in grado di innescare il dibattito sulla validità della decisione della Fed di interrompere il QE e sulla tempistica di un aumento dei tassi di interesse. Kenny e’ ancora convinto che non vedremo alcun ritocco al costo del denaro fino all’autunno del 2015.
Attenzione quindi nei prossimi giorni alla reazione dei listini al risultato elettorale. Se non sarà chiaro e decisivo lo S&P 500 potrebbe tornare a testare i 2000 punti – numero tondo e quindi soglia psicologica – anche se il vero supporto tecnico e’ 1975, più realistico. Se invece i risultati elettorali non saranno ambigui lo S&P 500 potrebbe tornare a testare i 2020 e, soprattutto in caso di dati economici positivi, continuare a salire. L’anno si concluderà sui livelli attuali secondo Kenny, un guadagno di oltre il 10%, quindi un ritorno alla normalità per l’indice dopo il boom del 2013.

* Lina Cagossi è video blogger @insidetheexchange.com.
 

 

Classe 1971, laurea cum laude in Economia e Commercio con una tesi di laurea sull'analisi tecnica dei titoli di borsa, si interessa da oltre venticinque anni di tecniche di analisi dei mercati finanziari. Continua...