Che succede quando il Nasdaq batte lo S&P500

- 02/07/2020
Abbiamo archiviato un primo semestre vorticoso, con un crollo verticale seguito da un recupero altrettanto repentino. Nonostante la recessione, il Nasdaq vanta un guadagno a doppia cifra percentuale. Tutto il contrario del Russell, che rispetto al 2019 è in ritardo in misura superiore al 10%. Lo S&P500, per non scontentare nessuno, si trova rispetto ai due indici citati quasi a metà strada.
Oggi esamineremo le prospettive di mercato in presenza di un Composite fortemente sovraperformante rispetto allo S&P500. Partiamo dal 1972, quando i dati iniziano ad essere disponibili per entrambi. Gli episodi di Nasdaq dal saldo superiore di 10 punti a quello dello S&P a metà anno sono ben pochi; e riepilogati nella tabella in basso.
Negli ultimi quattro episodi, il mercato azionario reagì molto bene; in special modo il Nasdaq, con ritorni in tre occasioni superiori al 23%. Un altro caso è quello del 1999, quando il Nasdaq guadagnò più del 50% il secondo semestre, prima di trovare un massimo definitivo tre mesi dopo.
Lo S&P negli episodi rilevati ha conseguito una performance media sempre di gran lunga superiore a quella storica: +1.9% dopo un mese, +3.9% dopo tre mesi, +8.35% dopo sei mesi; salendo rispettivamente in 5, 5 e 6 casi su sette.