Pianeta America
Che succede quando si toccano le soglie millenarie?

L'esito dell'incontro di Osaka fra il presidente americano Donald Trump e l'omologo cinese Xi Jinping non è stata una intesa definitiva; ma gli investitori hanno colto gli aspetti positivi della tregua in termini di riapertura dei negoziati. Lo S&P500 ne ha approfittato per portarsi finalmente sopra i 2950 punti: un'area che resisteva da dieci mesi. Il superamento della mitica quota 3000 punti è mancato a causa di un rapporto sull'occupazione superiore alle aspettative nel mese di giugno, tale da escludere la possibilità di un taglio dei tassi da 50 punti base a fine mese.

La domanda che tutti si pongono è: cosa succederà adesso, con l'indice a ridosso di una soglia "millenaria"? i precedenti evidentemente sono soltanto due: febbraio 1998 e ottobre 2014. Nel primo caso l'indice sfondò quota 1000 punti senza riguardi, salendo di un ulteriore 17% a luglio successivo. Salvo però tornare completamente sui suoi passi a settembre. Senza considerare che i bear market del 2000-2002 e del 2007-2009 spinsero a loro volta l'indice sotto questa soglia. Quando Wall Street ripartì, ormai più di dieci anni fa, lo S&P sfondò ancora una volta senza complimenti i mille punti, ritestando questa soglia a giugno 2010 prima di allontanarsene definitivamente.
Sarebbero occorso 16 anni dal primo superamento dei 1000 punti per giungere a sollecitare quota 2000 punti. Ma il primo approccio fu negativo: con lo S&P500 che, respinto, ripiegò per diverse settimane. L'indice ha oscillato attorno a questa soglia per quasi due anni, prima di distaccarsene definitivamente a metà 2016: quando un pullback fu seguito dal decollo verso quota 3000 punti, raggiunta in questi giorni.

I precedenti a disposizione sono soltanto due, ma la storia ci insegna che la direzionalità è aumentata considerevolmente dopo il primo contatto con la soglia millenaria, come evidenziato dal balzo del 17% dopo aver superato i 1000 punti, e il ripiegamento del 9% dopo essere stato respinto dai 2000 punti.
Diverse banche d'investimento hanno proprio 3000 punti come target per lo S&P per fine anno. Non sarebbe sorprendente se da qui il mercato ripiegasse, pressato dalle prese di beneficio da parte di investitori che condividano l'idea della limitatezza dei margini di ulteriore guadagno da qui a fine anno.

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...