Come si comporta Wall Street per gli investitori europei?

- 05/01/2016
Secondo dati provvisori, il Dow Jones ha avviato il 2016 con la performance giornaliera peggiore addirittura dal 1932. A questo punto i mangiatori di dati storici si staranno interrogando sulle implicazioni di una partenza similarmente funesta. Forse però è un pochino prematuro per giungere a conclusioni statisticamente rilevanti. L'unica certezza è che Wall Street faceva i conti con una arcigna resistenza, che puntualmente ha avuto la meglio. E dire che la barriera era di particolare rilevanza proprio per gli investitori europei, dal momento che l'indice esaminato è opportunamente ricalcolato in euro.
Come si può notare, l'Euro S&P500 (ci sia consentita l'espressione...) ha realizzato un importante massimo fra marzo ed aprile dello scorso anno: quel picco è stato avvicinato in estate, prima del crollo di luglio-agosto. Dal quale è partita una nuova, intensa gamba di rialzo, agevolata evidentemente anche dal fattore cambio. Il rialzo dello S&P in euro è terminato all'inizio di dicembre, quando è stata nuovamente sollecitata la nota resistenza: è stato il bacio della morte per le quotazioni dell'indice, sceso - appunto, in euro - a ieri del 7%, e in procinto di minacciare il minimo di dicembre.
Forse, però, il danno è già stato fatto; senza scomodare i mangiatori di numeri...