Cosa suggeriscono i fondamentali per Wall Street?

- 24/04/2019
Cresce l'attenzione per la stagione degli utili del primo trimestre, che questa settimana entra nel vivo. Le attese degli analisti sono per una contrazione prossima al 4% rispetto all'ultimo trimestre dello scorso anno. Il dato però è ampiamente scontato dal mercato, a giudicare dal nuovo massimo storico conseguito ieri dall'indice S&P500. Casomai l'abbassamento dell'asticella delle aspettative crea lo spazio per sorprese benigne.
Sta di fatto che il confronto fra quotazioni ed utili attesi per l'anno corrente, genera un profilo fondamentale tutt'altro che disprezzabile.
Correntemente, infatti, il Price/Earnings dello S&P500 si attesta esattamente sulla media storica. Il mercato azionario americano non è né sopravvalutato, né sottovalutato. È fairly valued.
Buona notizia o cattiva notizia? per rispondere, dobbiamo esaminare il confronto fra scaglioni di P/E e performance conseguite storicamente nei dodici mesi successivi.
Dal 1940 in poi, un multiplo situato fra 16 e 18 volte genera tipicamente un ritorno medio del 5.7%; mediano del +9.1%. È un dato confortante. Non esaltante, ma positivo. Ci sono stati momenti migliori per il mercato; ma questi multipli nondimeno generano storicamente performance benigne.