Effetto Ucraina a Wall Street

- 06/05/2014
Oscillano intorno ai livelli dell’ultima chiusura gli indici di Borsa americani con gli investitori ancora cauti dopo i guadagni della settimana scorsa e preoccupati per l’inasprirsi della crisi in Ucraina. L’effetto Ucraina sui mercati è visibile dallo scorso venerdì, sottolinea Kenneth Polcari, Direttore delle operazioni sul floor per O'Neil Securities, con gli investitori che hanno subito il peso delle incertezze legate alla crisi geopolitica e quindi non hanno reagito con forza agli ultimi dati sull’occupazione. Il tasso di disoccupazione è sceso a sorpresa fino al 6,3%, soprattutto per effetto dell’uscita dal mercato del lavoro di oltre 800 mila persone, ricorda Kenny, frustrate per le condizioni attuali e che hanno quindi abbandonato la ricerca di un’occupazione. Quindi i dati sul mercato del lavoro sono risultati misti, la qualità dei posti di lavoro creati sembra essere adesso più importante per il mercato rispetto alla quantità dei posti generati.
I nuovi sviluppi della crisi in Ucraina hanno riportato le incertezze sui mercati questa mattina con gli investitori che aspettano le elezioni del 25 maggio in Ucraina, e l’eventuale ruolo della Russia, per valutare la situazione, mi dice Kenny. Potremmo quindi aspettarci cautela e volatilità nelle prossime due settimane sui mercati – e non solo su quelli statunitensi. Con la stagione degli utili terminata, e per la gran parte in linea con le attese, l’attenzione degli investitori torna a spostarsi sull’economia statunitense, europea e cinese e sulla situazione geopolitica.
I dati arrivati oggi dalla Cina (HSBC Pmi) hanno mostrato una contrazione dell’attività’ manifatturiera per il quarto mese consecutivo, contrariamente all’espansione mostrata dai dati ufficiali del Governo. Kenny nota che il mercato non reagisce più con forza alle indicazioni deboli che giungono dalla Cina perché crede che la fase di raffreddamento sia vicina alla fine e si noterà presto un rimbalzo.
“Sell in May and go away” – vendi in maggio ed esci dal mercato – potrebbe non essere una buona idea quest’anno secondo Kenny, considerato che le aspettative sono per una seconda parte dell’anno più forte per l’azionario. Lo S&P 500 ha guadagnato da gennaio solo l’1,8% e quindi forse non vale la pena uscire adesso dal mercato.
In settimana l’evento più atteso è l’intervento del Presidente della Fed Janet Yellen davanti alla Commissione Bilancio del Senato. Nona aspettiamoci grandi novità dall’intervento, avverte Kenny, soprattutto dopo che un altro esponente della banca centrale americana questo fine settimana – il Presidente della Fed di Atlanta Dennis Lockhart da Dubai – ha avvertito che la Fed non discuterà nemmeno sul livello dei tassi di interesse fino a ottobre-novembre, per valutare la reazione del mercato e dell’economia alla riduzione degli stimoli (che per allora sarà probabilmente completata).
* Lina Cagossi è video blogger @insidetheexchange.com.