Pianeta America
Facciamo il tifo per il Barometro Gennaio

La diffusione del panico finanziario legato alla pandemia da coronavirus ha spinto lo S&P fino ai livelli di chiusura del 2019, prima di sperimentare un confortante rimbalzo. Se si presta credito alla teoria del Barometro Gennaio, bisognerebbe sperare che fra 48 ore non si scenda sotto i 3230 punti. Secondo questa teoria, infatti, il segno con cui chiude il primo mese dell'anno, è il segno con cui chiuderà l'intero anno. L'idea può sembrare bislacca, ma i dati a supporto sono difficilmente ignorabili.
La tabella sintetizza le performance dello S&P da febbraio a dicembre a seconda del saldo del primo mese dell'anno. Senza dubbio il mercato si è mosso molto meglio quando gennaio ha chiuso con segno positivo; eccezion fatta per un periodo apatico fra metà luglio e metà ottobre. Al contrario, quando gennaio ha chiuso in negativo, nel resto dell'anno Wall Street in media ha conseguito un rialzo di appena il 2%.

Ci si potrebbe chiedere se gennaio risulti un buon barometro non solo per gli undici mesi successivi, ma anche per il mese di febbraio. Negli ultimi cinquant'anni, quando gennaio è stato positivo, febbraio ha conseguito ritorni favorevoli nel 70% dei casi, conseguendo un saldo medio del +1.12%. In caso contrario, l'indice ha registrato una performance media del -0.82%, salendo in appena il 40% dei casi.

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...