Facciamo tutti il tifo per l'occupazione USA

- 10/09/2014
Non c'è niente di meglio, per il mercato azionario americano, di un tasso di disoccupazione in continuo calo. Storicamente si registra difatti una notevole correlazione inversa fra lo S&P500, espresso in termini reali, e l'Unemployment rate. Se si accetta questa realtà, in ottica bullish diventa fondamentale accertarsi che la disoccupazione negli Stati Uniti continui a calare. Ci sono diversi strumenti per farlo; uno di questi è offerto dal sondaggio mensile condotto dalla NFIB, l'associazione delle "piccole imprese" americane; quelle che storicamente generano occupazione negli USA.
Il grafico confronta il tasso di disoccupazione (rosso, scala di sinistra rovesciata) con la percentuale di aziende NFIB che prevede di incrementare l'occupazione. L'affidabilità di questo survey è testimoniata dal fatto che quest'ultimo dato anticipa il primo di 6-7 mesi. Per cui un picco massimo sarà seguito da un minmo nel tasso di disoccupazione, non prima di un intero semestre.
Il dato di agosto, reso noto giusto ieri, in effetti conferma una contrazione della percentuale di aziende che si preparano ad espandere l'organico. Ma questo dovrebbe essere ininfluente, per quanto detto, sul tasso di disoccupazione: destinato a calare almeno fino all'inizio del prossimo anno; sempreché il sondaggio NFIB continui a deteriorarsi.
E, come detto, in apertura, se l'Unemployment rate continuerà a flettere, sarà ben difficile che Wall Street smetta di salire.