Pianeta America
Gli indici torneranno a correre? no, secondo Goldman Sachs

La settimana inizia con un po' di incertezza a Wall Street e una mancanza di indicazioni soprattutto dall’Asia dove si festeggia – in Cina – il nuovo anno. Incertezza che segue anche, mi dice Kenneth Polcari, Director NY Floor per O'Neil Securities, l’ultimo rapporto di Goldman Sachs con le previsioni per i mercati per i prossimi tre mesi. Rapporto inviato ai clienti venerdì nel tardo pomeriggio che quindi è stato, nella gran parte dei casi, esaminato questa mattina – venerdì il Nord Est degli Stati Uniti si preparava alla Tempesta Nemo.
Goldman Sachs ha ridotto la valutazione sull’azionario per i prossimi tre mesi a Neutrale da Sovrappesare perchè i recenti guadagni dovranno essere digeriti dai mercati. Le possibilità di un’estensione del rally, secondo Goldman Sachs, si sono ridotto a metà dopo i rialzi accumulati dalla fine del 2012. Le previsioni sul lungo periodo però restano decisamente positive, per i prossimi 12 mesi il giudizio rimane Sovrappesare perchè Goldman si aspetta una ripresa generale dell’economia nel corso dell’anno.
Previsioni che sono in linea con le preoccupazioni riscontrare già negli ultimi giorni tra i traders che pensano che il mercato abbia corso troppo considerate le nubi all’orizzonte – Europa e Washington. Un consolidamento è necessario secondo Kenny che ritiene che un calo tra il 3% e il 4% potrebbe essere accolto con favore.
 
Secondo Kenny oggi e domani vedremo cautela e poca direzione sui mercati in attesa del discorso sullo stato dell’unione di domani sera. Un’occasione per Barack Obama per conquistare un’altra fetta dell’opinione pubblica in queste settimane cruciali che precedono lo scatto automatico, rinviato a fine 2012, dei tagli alla spesa. Il dibattito con i repubblicani va avanti e l’accordo sulle modalità della scadenza verrà raggiunto anche se, ricorda Kenny, ci sono molte possibilità che verrà trovata una soluzione solo per il breve periodo mentre saranno ancora una volta rinviate le decisioni difficili. Obama intanto per conquistare l’appoggio degli americani avrà a sua disposizione non solo il discorso di domani sera ma anche i dati in arrivo mercoledì che, se mostreranno un aumento delle vendite al dettaglio superiore alle attese, serviranno a dimostrare che gli americani non temono un aumento delle tasse. Staremo a vedere.
 
Kenny mi ricorda però che non è solo Washington a preoccupare gli investitori ma anche l’Europa. Kenny parla di Spagna, dove la situazione è precaria, ma anche di Italia. Il mercato segue con attenzione i sondaggi e si chiede cosa ne sarebbe delle misure implementate da Monti se Berlusconi dovesse tornare al potere. L’instabilità politica in Europa potrebbe essere quindi un ostacolo per il mercato nei prossimi mesi anche se secondo Kenny forse l’uscita degli investitori dall’azionario europeo potrebbe portare ad uno spostamento dei capitali verso l’azionario americano…

* Lina Cagossi è video blogger @insidetheexchange.com.

Classe 1971, laurea cum laude in Economia e Commercio con una tesi di laurea sull'analisi tecnica dei titoli di borsa, si interessa da oltre venticinque anni di tecniche di analisi dei mercati finanziari. Continua...