Gli investitori continuano a voltare le spalle al mercato

- 07/02/2020
Negli ultimi sei mesi, dai fondi comuni azionari americani sono defluiti quasi 250 miliardi di dollari, al netto delle sottoscrizioni nel frattempo pervenute. In rapporto alle masse amministrate, il deflusso netto si è attestato nel secondo semestre 2019 al 2.27%: peggio di così si è fatto soltanto nella seconda metà del 2011: quando gli Stati Uniti erano zavorrati dallo shutdown governativo, dalla perdita storica della "tripla A" nel merito di credito, e da un rallentamento che in Europa si tramutata in recessione da crisi del debito sovrano. Altri tempi.
Per restare all'epoca più recente, il -2.27% conseguito negli ultimi sei mesi riportati, appare curiosamente simile all'emorragia fatta registrare a dicembre 2016 e a dicembre 2012 (evidentemente nel secondo semestre gli investitori sono sempre più propensi a passare alla cassa...)
Un anno dopo, lo S&P500 avrebbe reagito a questa manifestazione di indifferenza, salendo rispettivamente del 19.4 e del 29.6% (nel 2012 sarebbe salito "soltanto" del 13.4%). La storia si ripeterà ancora una volta?