Gli utili spingono S&P e Nasdaq a nuovi massimi storici

- 27/04/2015
Chiusura record per S&P 500 e Nasdaq alla fine di una settimana densa di indicazioni trimestrali importanti che hanno influenzato l’andamento dei listini – in particolare hanno pesato venerdì sul Dow Jones, che per l’intera seduta ha avuto difficoltà a rimenare in territorio positivo. Un andamento quindi a due velocità per gli indici dovuto, come sottolinea Peter Cardillo, Chief Market Economist per Rockwell Global Capital, al fatto che sono di più le società industriali rispetto a quelle tecnologiche a non aver centrato le stime sul fatturato e ad aver comunicato previsioni deboli per il resto dell’anno. La stagione degli utili fino ad adesso si è dimostrata piuttosto debole, aggiunge Peter, e quindi non giustifica le valutazioni attuali del mercato. Per questo motivo la tanto attesa correzione arriverà presto, forse in maggio, una conferma del vecchio detto di Wall Street “sell in May and go away”.
Il movimento che ha portato il Nasdaq su livelli record, e quindi a superare i massimi toccati 15 anni fa, è legato in parte all’andamento degli utili ma soprattutto, sottolinea Peter, ancora agli stimoli che arrivano da Europa e Cina. Un movimento quindi che conferma che il mercato non si muove sui fondamentali ed è sostenuto ancora dagli stimoli. Non solo Cina ed Europa, anche qui negli Stati Uniti i tassi di interesse resteranno sui livelli attuali ancora fino al terzo o quarto trimestre e le indicazioni economiche giustificano le previsioni di Peter. Che resta convinto che l’economia crescerà ancora vicino al 2% nel trimestre attuale per poi accelerare nel terzo e nel quarto trimestre. La prossima settimana leggeremo l’ultima revisione del Pil del primo trimestre e Peter si aspetta una crescita all’1,75%, più lenta rispetto a quella calcolata in precedenza dal Governo e ancora modesta. In settimana avremo anche altri numeri importanti dall’economia, tra cui quelli sulle spese per consumo e i redditi personali, sulla fiducia dei consumatori, sul mercato immobiliare, e poi il comunicato che seguirà la riunione del FOMC. Peter si aspetta ancora un comunicato falco e una conferma che la Fed si prepara ad un cambiamento della politica monetaria che però non avverrà in giugno ma verso la fine del 2015.
* Lina Cagossi è video blogger @insidetheexchange.com.