I gestori sono in ritardo sulle performance

- 19/06/2013
Non sono soltanto gli investitori a bisticciare con il listino. Malgrado le corpose performance che anche quest'anno il mercato azionario sta consegnando (+12% il MSCI World, malgrado la correzione delle ultime settimane), una significativa fetta di money manager sta sotto-performando vistosamente il benchmark. E per "vistosamente" intendo dire di almeno 250 punti base: in altre parole, il gap di performance dei ben pagati gestori rispetto all'indice è fenomeno diffusissimo. Cautela eccessiva, tendenza ad allinearsi alla massa, buona performance del mercato, e un pizzico di presunzione e dilettantismo sono le cause di questo relativo insuccesso.
Lo studio, pubblicato in un recente rapporto di JP Morgan, mostra la differenza netta fra i gestori azionari globali che hanno battuto il benchmark di almeno 250pb, e coloro che invece hanno sottoperformato almeno in egual misura. Il dato (-20%) è talmente basso, da collocarsi ai livelli più bassi dal 1998. In altre parole, mai negli ultimi 15 anni i gestori sono rimasti così attardati rispetto all'andamento dei mercati azionari.
Mal comune mezzo gaudio, diranno in molti. I lungimiranti che invece hanno comprato in tempi non sospetti, e adesso vedono soddisfatti le borse sui massimi, penseranno con una punta di compiacimento agli ulteriori guadagni che sopraggiungeranno quando i gestori tenteranno di raddrizzare le impresentabili performance, comprando azioni senza più badare al prezzo.