Pianeta America
Il declino delle small cap

Per anni gestori professionali e semplici investitori hanno vissuto fra le certezze. Fra cui, una: le small cap rendono più delle grandi capitalizzazioni. Perché vantano un beta più elevato, perché più dinamiche, perché nel mondo galleggiante sulla liquidità post "Whatever it takes" non avevano difficoltà ad approvvigionarsi dal sistema bancario. O magari perché le grandi società, esposte alla congiuntura internazionale, temporaneamente erano frenate dal cambio.
Per diverse ragioni le small cap hanno sovraperformato le large cap, per buona parte degli ultimi sei anni e nel complesso per quasi tutto il secolo corrente: hanno fatto eccezione i periodi compresi fra maggio 2006 e dicembre 2008, e fra luglio 2011 e luglio 2012.

Da giugno però assistiamo ad uno spiacevole fenomeno. Il rapporto fra MSCI Small Cap e MSCI World ha svoltato verso il basso. Questo, dopo aver toccato armoniosamente la parete superiore del canale ascendente entro cui appunto si muove da anni. La flessione è fastidiosa, sebbene per ora non ancora patologica.
Ma cosa succederebbe se la sottoperformance perdurasse nelle prossime settimane? si andrebbe all'abbattimento del canale rialzista, e alla inaugurazione di un nuovo periodo di debolezza relativa, destinato a quel punto a durare diversi mesi, e non solo poche altre settimane.

Classe 1971, laurea cum laude in Economia e Commercio con una tesi di laurea sull'analisi tecnica dei titoli di borsa, si interessa da oltre venticinque anni di tecniche di analisi dei mercati finanziari. Continua...