Pianeta America
Il declino delle strategie 60/40 e Risk Parity?

Frustrazione fra i gestori professionali. Un classico mantra del bull market degli ultimi (quasi) dieci anni, è stato: costruisci un portafoglio bilanciato, tipo 60% Equity 40% Bond; perché quando il mercato azionario scenderà, il contemporaneo declino dei rendimenti garantirà la rivalutazione della quota minoritaria del portafoglio, contenendo i danni, e garantendo una performance complessiva tanto generosa quanto poco volatile. La correlazione negativa fra azioni e titoli di Stato ha garantito il successo di strategie come la citata 60/40 e la Risk Parity.
Si pensi al turbolento periodo a cavallo fra la seconda metà del 2015 e la prima metà del 2016: lo yield del T-Note scese dal 2.49 all'1.36%, garantendo laute plusvalenze a chi persegue simili strategie.
Ma il vento sta cambiando. La correlazione si sta azzerando, e potenzialmente ribaltando. I rendimenti dei titoli di Stato (USA, ma non solo) sono scesi di misura. E questo ha indotto un mese da dimenticare per un portafoglio bilanciato.

Il Benchmark Basket Index è composto per il 60% da S&P500 e per il 40% dai Treasury inclusi nel paniere dell'ETF "TLT". A ieri, il ripiegamento dal precedente massimo di fine settembre sfiora il 9%. Un drawdown simile a quello patito nel corso del 2015; solo in un arco di tempo smisuratamente più contenuto. Se mai il BBI dovesse proseguire la discesa verso la trendline di sostegno, le minusvalenze di portafoglio si cumulerebbero ulteriormente nelle settimane entranti.

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...