Pianeta America
Il fake top di Wall Street

Quando, a giugno dello scorso anno, il mercato azionario americano si è rifiutato di svoltare verso il basso, malgrado la maggior parte delle analisi propendevano in tal direzione, un senso di frustrazione ha incominciato a serpeggiare nel nostro ufficio studi. Sono stati tre lunghi mesi di passione, prima del picco del solstizio d'autunno, che ha inaugurato una fase di drammatica correzione degli eccessi speculativi, livellando finalmente il terreno di gioco. Quello che per molti era un ribasso irrazionale, inspiegabile; per noi era una giusta ricompensa ad un'attesa eccessiva. Per certi versi, il massimo ortodosso del 2018 è stato quello di gennaio, perlomeno a Wall Street (il MSCI World il suo picco in effetti l'ha fatto registrare un anno fa); quello di settembre essendo stato invece un massimo "irregolare", per usare terminologie care agli analisti elliottiani.

La figura mostra uno dei tanti motivi per cui è stata innaturale la salita dello scorso terzo trimestre: il confronto fra Equity e Credit. Se la linea nera è facilmente riconoscibile (S&P500, scala di destra), la linea azzurra mostra lo spread fra corporate bond "IG" e Treasury USA. Il dato è storicamente inversamente correlato all'andamento del mercato azionario. Ed in effetti da undici mesi a questa parte ha svoltato radicalmente verso l'alto, segnalando un deterioramento del rischio di credito complessivo. Wall Street ha abbozzato, ma da primavera in poi abbiamo assistito ad una divergenza sempre più palese. Quando a settembre lo S&P500 ha conseguito il suo massimo storico, lo spread era sì in contrazione, ma si collocava su livelli ben superiori a quelli infimi di un anno fa (la scala di sinistra è rovesciata).
Il tonfo dello scorso quarto trimestre ha riallineato almeno in parte i due mercati in esame. Vedremo ora se il tentativo di rimbalzo in atto sull'Equity - il terzo da ottobre - troverà conferma in una compressione degli spread creditizi.
Certo non sfugge come, a 200 punti base, il differenziale BBB-TNX si collochi ai massimi da aprile 2016: quando lo S&P quotava poco più di 2000 punti.

Classe 1971, laurea cum laude in Economia e Commercio con una tesi di laurea sull'analisi tecnica dei titoli di borsa, si interessa da oltre venticinque anni di tecniche di analisi dei mercati finanziari. Continua...