Pianeta America
Il mercato è vulnerabile ad un ribasso

La borsa sembra essere sbattuta contro un muro, con un numero crescenti di fattori negativi che si scontra con il ridimensionamento dei fattori positivi che hanno sospinto fino ad ora il mercato. La crescita economica continua a deludere, la Fed è in procinto di rimuovere gli stimoli, l’espansione dei profitti va rallentando, e Washington è attanagliata dalle incertezze sul Medio Oriente e da quelle sul bilancio federale.
L’economia non riesce a raggiungere la velocità di fuga, smentendo le previsioni della Fed e di molti economisti e strategist di Wall Street. L’occupazione negli ultimi sei mesi è cresciuta in media di appena 160 mila unità al mese, con una proporzione abnorme di buste paga nei settori a basso salario. Sebbene i sussidi iniziali di disoccupazione siano scesi vertiginosamente, le aziende appaiono ancora riluttanti ad assumere.
Il PIL è cresciuto nella prima metà dell’anno in media dell’1.8%, e secondo Moody’s procede verso una rilevazione del +1.4% nel terzo trimestre. Inoltre, con i salari che crescono ad un ritmo moderato, e con il tasso di risparmio sui minimi storici, la capacità delle famiglie di spendere resta rimaneggiata. La spesa in conto capitale è contenuta da un persistente eccesso di capacità produttiva e da una sovrabbondanza di immobili non residenziali da locare.
Nonostante la debolezza economica, la Fed sembra accingersi ad avviare il tapering del QE. La stampa vicina alla Federal Reserve suggerisce che il FOMC potrebbe avviare il processo già a partire dalla prossima riunione, sebbene il ridimensionamento all’inizio possa essere limitato. Il punto fondamentale però è che fino ad ora il programma era temporalmente illimitato, il che forniva una “opzione put” al mercato, che ora viene meno. Ciò cambia molto nella percezione da parte degli investitori, come conferma l’impennata dei tassi di interesse da quando a maggio Bernanke ha citato questa possibilità.
Tutto questo si manifesta in un contesto di incertezza politica. Sebbene il mercato abbia tirato un sospiro di sollievo alla proposta di annullare l’intervento militare in Siria, lo scenario resta incerto con tutto il manifestarsi di condizioni e precisazioni a cui assistiamo, e il processo di eliminare le armi chimiche risulta enormemente difficile.
Washington sta anche vivendo uno scontro fra Casa Bianca e repubblicani in merito al bilancio federale e al tetto del debito pubblico, il che minaccia di paralizzare il governo e tagliare la spesa senza complimenti. Il mercato confida nella possibilità che l’empasse sia risolta all’ultimo minuto. Che ciò sia probabile o meno, qualunque compromesso sarà raggiunto comporterà una soluzione che avrà conseguenze negative per l’economia e il mercato.
Con lo S&P che quota quasi 20 volte gli utili rettificati per il ciclo economico, la vulnerabilità ad un ribasso consistente ricorda le esperienze di inizio 2007 e di fine 2007.

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...