Il passaggio di consegne fra Price/Earnings ed EPS

- 10/02/2021
C'é sollievo fra gli investitori per la dinamica degli utili del quarto trimestre negli Stati Uniti. Gli EPS operativi risultano clamorosamente crescenti, nel Q4, rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. Naturalmente il saldo del 2020 è negativo, ma in misura trascurabile. Soprattutto, si scorge la luce in fondo al tunnel nel quale sono sprofondati i profitti aziendali; con il mercato azionario che ha visto giusto nello scontare uno scenario meno depresso di quanto paventato da alcuni.
A dirla tutta, c'è fiducia circa la possibilità che gli EPS recuperino ulteriormente nel corso di quest'anno. A suggerirlo è la relazione storica che lega gli utili aziendali all'economia reale; come è ovvio che sia.
La figura evidenzia la netta correlazione esistente fra l'ISM Index manifatturiero (linea rossa, scala di sinistra) e gli EPS operativi (variazione annuale; linea blue, scala di destra). In linea di principio un ISM superiore ai 50 punti coincide con l'espansione dei profitti; sicché il dato per ora soltanto proiettato del primo trimestre di quest'anno (-0.6%) appare tardivo, rispetto all'andamento dell'attività economica che suggerirebbe una crescita ad abbondante doppia cifra percentuale.
Probabilmente i prossimi mesi faranno registrare una convergenza di queste variabili: con l'economia che tirerà il fiato dopo la ripartenza bruciante degli ultimi nove mesi; e gli EPS che punteranno ulteriormente verso l'alto. A beneficio evidente dei multipli aziendali, finalmente più sostenibili.
In effetti uno dei temi discussi ad inizio anno nel 2021 Yearly Outlook di AGE Italia, è stato proprio il probabile passaggio di consegne: fra un Price/Earnings destinato fisiologicamente a ripiegare dopo il primo stadio del bull market inaugurato a marzo 2020; più che compensato dalla ripartenza massiccia degli EPS. Con un effetto netto finale positivo per il mercato azionario.