Pianeta America
Il percorso dello S&P500 verso nuovi massimi storici

Quando la stagione degli utili volge perlopiù al termine, è tempo di primi bilanci. La proporzione delle compagnie dello S&P500 che nel quarto trimestre ha sfornato un bottom line superiore alle aspettative, supera l'80%: se non è un dato record, poco ci manca. Dal 2000 ad oggi, i beat rate più consistenti di sempre sono stati conseguiti nel Q2, Q3 e Q4 dello scorso anno. Investitori ed analisti si aspettavano fallimenti a catena, insolvenze, pignoramenti e disoccupazione stile anni Trenta: nulla di ciò è accaduto, e nel primo quarto di quest'anno l'economia americana conseguirà il tasso di crescita fra i tre più massicci degli ultimi 38 anni.

Questo conferma il percorso di normalizzazione avviato dopo il bear market di febbraio-marzo 2020. Un aggiustamento doveroso, da alcuni addirittura invocato, che ha spianato la strada a questo giovane, nuovo bull market. Goldman Sachs confida così quest'anno in utili per azioni complessivamente di 181 dollari; 197 dollari il prossimo anno.
È naturale che, in un simile contesto, anche a fronte di multipli (Price/Earnings) invariati, il moltiplicatore suggerisce quotazioni azionarie in grande spolvero: 4.300 punti di S&P500, quest'anno; 4.600 punti, nel 2020. In prossimità del minimo di ieri, si parlava di quasi 500 punti di indice: +13%, spalmato nell'arco dei prossimi dieci mesi.
Non so vo, ma io ci metterei la firma.

Un operatore professionale da molti anni attivo sui principali mercati finanziari mondiali. Continua...