Incertezza e volatilità in attesa di un segnale dalla Fed

- 13/06/2013
La volatilità e l’incertezza sono tornate a dominare i mercati finanziari. Oggi gli indici di Borsa non riescono – seppur ci abbiano provato in apertura – ad invertire la tendenza e a tornare al rialzo dopo due sedute consecutive di flessioni. Il dollaro, che aveva mostrato segnali di rafforzamento prima dell’apertura, è tornato ad indebolirsi contro lo yen. E le speculazioni sul futuro del QE3 continuano. Il programma di acquisti di bond della Federal Reserve è destinato a diminuire, sottolinea Gregory Keating, Managing Director per James E. Coffey Securities, e fino a che non accadrà aspettiamoci ancora tanta volatilità sui mercati. Una volatilità presente dallo scorso 22 maggio, quando il Presidente della Federal Reserve Ben Bernanke ha ipotizzato una futura riduzione degli stimoli. Da allora l’azionario mondiale ha perso 2.500 miliardi di dollari. Lo yen si è apprezzato di oltre il 7% dopo aver toccato il 22 maggio scorso i minimi di 4 anni e mezzo.
Secondo Gregory l’incertezza è data anche dalla situazione geopolitica – Turchia – e dai guadagni accumulati da inizio anno che spingono gli operatori a prese di profitto. Del resto il mese di giugno negli ultimi tre anni è stato un mese difficile per l’azionario.
Aspettiamoci movimenti laterali fino alla prossima settimana, fino alla riunione del FOMC, a meno che non avremo sorprese – sia negative che positive – dai dati economici in arrivo tra domani e venerdì (Sussidi di disoccupazione, vendite al dettaglio e poi l’indice di fiducia dei consumatori elaborato dall’Università del Michigan).
* Lina Cagossi è video blogger @insidetheexchange.com.