Pianeta America
L’azionario Usa si prende una pausa

Pochi volumi e movimenti altalenanti oggi per gli indici di Borsa che hanno tentato di raggiungere nuovi massimi sostenuti dalle notizie relative ad operazioni societarie. Un tentativo fallito, prevale cautela dopo quattro settimane consecutive di guadagni per lo S&P 500. Un rally troppo veloce, concorda Kenneth Polcari, Direttore NY Floor per O'Neal Securities, a questo ritmo a fine anno gli indici raddoppieranno e chiaramente non è possibile. Secondo diversi analisti, responsabili delle strategie, economisti, i titoli azionari Usa sono ancora convenienti, l’economia è in via di miglioramento, non c’è ragione di pensare ad un ritracciamento. Ma sappiamo che il mercato non ci crede o quanto meno è confuso e cerca segnali più chiari. La settimana scorsa, ad esempio, i dati economici negativi avevano innescato guadagni perchè alimentano aspettative relative a nuovi interventi di stimolo della Fed. E, sottolinea Kenny,i dati invece positivi di venerdì hanno sostenuto i guadagni perchè non si tratta di dati esageratamente superiori alle attese e quindi non bastano alla Federal Reserve per cambiare idea sul QE3… Confusione? Incertezza? Cautela? E la Federal Reserve non sembra aiutare. Diversi i membri della banca centrale americana che negli ultimi giorni hanno segnalato pubblicamente le proprie opinioni in termini di politica monetaria. Opinioni in qualche caso davvero discordanti come quella del presidente della Fed di Minneapolis, secondo cui bisognerebbe aumentare l’entità degli acquisti di bond, in netto contrasto con quella del Presidente della Fed di Dallas, Richard Fisher, secondo cui il QE3 andrebbe allentato al più presto.
 Questa settimana, povera di dati economici, avremo nuove informazioni dalla Federal Reserve: diversi gli interventi in calendario da parte di alcuni dei componenti della banca centrale ma soprattutto aspettiamo il discorso del Presidente Ben Bernanke al Congresso sullo stato dell’economia. Secondo Kenny le domande dei legislatori saranno probabilmente incentrate sull’efficacia del piano di acquisto di bond della Fed e sull’impatto reale degli stimoli sulla congiuntura americana…
 Ed è vero, come ricorda Kenny, che le opinioni dei membri della Fed possono fornirci qualche dettaglio in più sul dibattito in corso all’interno del FOMC, ma Ben Bernanke è l’unico in grado di segnalare quello che farà la Federal Reserve. Nelle ultime settimane Bernanke ha più volte ribadito che nonostante l’economia stia mostrando segnali di recupero siamo ancora lontani dal ritmo di crescita auspicato dalla Fed – quindi aspettiamoci ancora il supporto da parte della stessa.

* Lina Cagossi è video blogger @insidetheexchange.com.

 
 

Giornalista finanziaria dalla fine degli anni '90. Continua...