Pianeta America
L'indicatore che ha previsto l'inversione di tendenza

Sono passati alcuni mesi da quando lo spread di rendimento decennale fra Stati Uniti e Germania ha svoltato verso il basso; dopo aver raggiunto un estremo pari a 275 punti base. Oggi il Treasury Note rende circa 100 punti base in più, rispetto al governativo di Berlino. Ma volevamo soffermarci su un altro aspetto.
Alcuni mesi fa in questa sede abbiamo rilevato come lo spread USA-Ger anticipi di diversi mesi i massimi del mercato azionario. Sebbene non sia agevole stabilire quando un differenziale possa definirsi oggettivamente elevato; quando lo spread svolta verso il basso scatta un conto alla rovescia: di quasi sette mesi nel 2000, di tredici mesi nel 2007.
Le svolte verso l'alto dello spread invece hanno intercettato efficacemente i minimi primari del 2003 e del 2009.

L'inversione ribassista sullo spread registrata a maggio dello scorso anno, ha anticipato di nove mesi il picco di febbraio 2020: ci saremmo. Il punto però adesso è un altro.
Ci sono le condizioni per un minimo definitivo? sotto questa prospettiva, si direbbe di no. Nelle citate circostanze passate, la ripartenza verso l'alto è intervenuta non prima che lo spread è sceso su valori decisamente negativi. Oggi, invece, come si rilevava la media dell'ultimo mese dello spread USA-Ger è superiore ai 100pb. Non si può escludere nulla ma, allo stato attuale, la condizione dello spread sembrerebbe compatibile più con un massimo che con un minimo: difatti, il differenziale di rendimento è praticamente allineati ai massimi del 1999 e del 2006.
Viviamo tempi straordinari...

Giornalista finanziaria dalla fine degli anni '90. Continua...