Pianeta America
La magnifica correlazione fra economia reale e mercati finanziari

Talvolta osservatori poco attenti ed investitori poco dotati, tendono superficialmente a concludere che fra mercati finanziari ed economia reale non vi sia (più) il nesso da tutti giustamente invocato. Spesso per autoassolversi da posizionamenti sciagurati o trade avventati. La realtà è meno benevola nel concedere questa assoluzione; e richiede un supplemento analitico doveroso.
La relazione c'è, è forte ed evidente. La figura in basso mostra la differenza fra i tassi di crescita a tre mesi del mercato azionario americano, in termini total return, e quello del mercato obbligazionario mondiale; in blue. In rosso, il Citi Economic Surprise Index per le principali economie mondiali.

Non è meraviglioso? difficilmente si scorge una correlazione così strigente. La sostanziale sovrapposizione conferma come un contesto macro in cui i dati pubblicati battono in positivo le aspettative degli economisti, si coniuga con una performance delle borse più brillante di quella del reddito fisso: l'Economic Surprise Index sale, l'Equity batte i bond. Viceversa, è quando i dati economici deludono le attese, che il mercato obbligazionario prevale: sempre in termini relativi, s'intende.
In effetti si scorgono poche e temporalmente contenute eccezioni a questa regola aurea altrimenti sempre rispettata. Il che aiuta a comprendere e contestualizzare bene il bull market azionario degli ultimi sei mesi, e la performance ancora una volta deludente dei titoli di Stato: è tutto merito - o colpa, a seconda dei punti di vista - di dati macroeconomici non tanto benigni in assoluto (questo conta poco), quanto superiori alle aspettative.
Questo rivela come, soltanto una volta che l'asticella delle attese sarà innalzata a livelli insostenibili; soltanto allora ci saranno gli spazi per delusioni negative che premieranno la preferenza per il reddito fisso rispetto ai mercati di rischio.

Giornalista finanziaria dalla fine degli anni '90. Continua...