Pianeta America
Le banche centrali continuano a stampare moneta (II Parte)

L’altro fenomeno che correntemente ha luogo, è rappresentato dall’incredibile bull market alimentato dalle politiche della Fed, che hanno generato tassi di interesse incredibilmente bassi. Ciò ha spinto parecchi investitori a comprare azioni, sull’illusione che la borsa continuerà a salire, dal momento che non esiste alcuna adeguata alternativa di investimento. Alle volte intascare un rendimento prossimo allo zero è sempre meglio che farsi coinvolgere in iniziative rischiose. La distorsione provocata dai guadagni di borsa sarà trascurata fino a quando la deflazione che ci aspettiamo raggiungere l’economia americana.

Qui in basso la nostra risposta al commento riportato lunedì:
«Ci troviamo d’accordo in partenza, ma giungiamo a conclusioni opposte. Crediamo che non vi sarà stimolo monetario da parte della Fed, ma solo perché a prescindere da quanto la banca centrale USA espanderà il bilancio, ci sarà minore velocità di circolazione della moneta e un ridotto moltiplicatore della base monetaria. Famiglie ed imprese che possono accedere al credito si rifiuteranno di farlo, e i prenditori che non avranno un rating sufficientemente elevato, non potranno accedere al credito bancario. Ciò produrrà la deflazione di cui parliamo da tempo».

I grafici illustrano chiaramente quanto sia stata massiccia la creazione di liquidità da parte della Fed, della BCE, della BoJ e della PBoC. Questo aggregato è cresciuto vistosamente dal 2003 alla Grande Recessione del 2008, per esplodere da allora in poi. In termini relativi e non assoluti, alcuni bilanci risultano più impressionanti di quello della Federal Reserve. Il modo con cui le banche centrali di tutto il mondo espandono il proprio bilancio, consiste nel comprare titoli di stato delle rispettive economie. Nel momento in cui acquistano da banche o da altre istituzioni, pagano firmando un assegno pubblico (del Dipartimento del Tesoro, nel caso degli Stati Uniti). In senso ampio, questa è una forma di “stampaggio di moneta”, dal momento che questi fondi si aggiungono alla base monetaria USA. Il denaro impiegato per comprare titoli dalle banche è aggiunto alle loro riserve, e può essere impiegato come credito. Ecco perché la base monetaria è chiamata “denaro ad elevato potenziale”, dal momento che le banche hanno la facoltà di incrementare l’offerta moneta in guisa consistente. Questo perché abbiamo un sistema di riserva bancaria frazionaria, per cui si presta denaro in misura pari ad “n” volte le riserve. Quando ciò ha luogo, i depositi bancari e la moneta in circolazione si incrementano, alimentando la crescita di M2. Per cui se le banche fanno credito attingendo alle riserve costituite e famiglie e imprese accettano il credito, M2 si allarga. Ciò dovrebbe risultare non poco inflazionistico per molti analisti, e in fondo, da questo punto di vista potremmo anche essere d’accordo.

Giornalista finanziaria dalla fine degli anni '90. Continua...