Le implicazioni di un CESI in rimonta

- 22/09/2021
Conforta il flesso ascendente fatto registrare la passata settimana negli Stati Uniti dal CESI. Per chi non lo sapesse, è acronimo di Citi Economic Surprise Index: l'indice che misura, su base mobile trimestrale, lo scostamento standardizzato dei dati macroeconomici rispetto alle precedenti aspettative degli economisti. Un dato supeiore a zero segnala l'emersione di una sorpresa positiva, mentre un dato in territorio negativo sottolinea il conseguimento di un flusso di dati peggiore delle attese della vigilia.
Il CESI ha fatto registrare un lento ma continuo sgretolamento negli ultimi dodici mesi. Con il passare del tempo, gli economisti hanno tarato le loro troppo depresse aspettative alla realtà macroeconomica. Ad un certo punto l'asticella è stata sollevata tanto, da generare sistematicamente un confronto infelice fra previsioni e realtà: dalla fine di luglio il CESI Usd è scivolato mestamente in territorio negativo. Solitamente questo dato manifesta una elevata correlazione tanto con la performance del mercato azionario, quanto con i rendimenti del mercato obbligazionario.
Sotto tale prospettiva il recente rimbalzo è una buona notizia: perché interviene subito dopo il raggiungimento di una soglia in prossimità della quale negli anni sono stati registrati i minimi. Fa eccezione l'esperienza di marzo 2020, ma per ovvi e ben immaginabili motivi.
Questo comportamento ha una serie di ramificazioni: implica che d'ora in poi le sorprese benigne sul fronte economico prevarranno. Inoltre, verosimilmente, un mercato azionario tende a comportarsi bene in presenza di un CESI in ascesa, e tanto più se si dovesse ricollocare in territorio positivo.