Le opzioni preferite per fare hedging di portafoglio

- 18/09/2014
Per misurare sostanzialmente i flussi in entrata verso alcuni popolari ETF, ho convertito i volumi scambiati in dollari. Nello specifico mi sono soffermato sul popolare SPY (SPDR S&P 500 ETF Trust), e in particolare sugli scambi sulle put, tradizionalmente impiegate come strumento di copertura. Gli istituzionali comprano attivamente opzioni put, che crescono di valore quando il mercato scende; il che circoscrive le perdite di portafoglio, in caso di bear market.
Ho esaminato ogni giorni i volumi sullo SPY, ponderando gli acquisti di opzioni con l'ammontare di denaro impiegato: in altre parole ho moltiplicato il numero di contratti per il prezzo dell'opzione, per cento (dal momento che ogni contratto rappresenta 100 azioni). Ovviamente il prezzo impiegato - la semisomma del massimo e minimo giornaliero - è una approssimazione: non conosco il prezzo a cui ogni contratto è stato scambiato. Nei grafici, è stata impiegata una media semplice a 20 giorni.
Il primo grafico compara lo strike price acquistato al prezzo di chiusura dell'indice. Una opzione put esattamente at the money si collocherebbe a 0. Il grafico evidenzia come, tipicamente, le opzioni put sono comprate ad uno strike inferiore al prezzo dell'azione. Ad inizio luglio questo dato è schizzato verso l'alto. In particolare si rileva un significativo numero di opzioni put comprate profondamente in the money e con scadenza lontana. Quando fanno hedging, gli investitori usano meno capitale possibile, senza rinunciare alla copertura. Le opzioni in questione non potevano essere considerate tali: forse si trattava di un acquisto speculativo.
Da quel momento, lo strike price ponderato è sceso al -2.5%: si tratta del livello più basso da inizio 2013. Perché gli investitori hanno comprato opzioni così deep OTM? diamo un'occhiata al secondo grafico.
Questo grafico mostra i giorni alla scadenza, sempre in termini ponderati. Ho fatto presente come un consistente flusso si sia diretto verso opzioni molto lontane nel tempo: giugno e dicembre 2016. Ciò comporta un balzo nel dato riportato in alto. Da allora, però, la durata residua ponderata è scesa, restando però comparativamente elevata.
Questi grafici suggeriscono come i flussi verso le opzioni put sullo SPY si dirigono verso opzioni ampiamente OTM e con scadenze lontane. Resta da stabilire perché ciò avvenga, e quali siano le implicazioni. In ogni caso, in ottica contrarian questo accresciuto pessimismo dovrebbe essere salutato con favore: le implicazioni bullish in prospettiva sono evidenti.
* Rocky White per Schaefferresearch.com