Pianeta America
Le parole di Yellen allontanano gli investitori

Dopo una partenza al rialzo gli indici di Borsa americani sono passati quasi subito in territorio negativo e restano sotto pressione. Pressione innescata in parte dai movimenti dei rendimenti dei titoli di Stato e in parte dai commenti giunti questa mattina dal Presidente della Federal Reserve Janet Yellen. Come nota Kenneth Polcari, direttore delle operazioni sul floor per O'Neil Securities, le affermazioni di Janet Yellen sulle valutazioni piuttosto alte del mercato azionario rispecchiano quelle che circolano da anni sui mercati statunitensi, e non solo, manipolati dalle operazioni delle banche centrali. E la Fed, dopo anni di stimoli, sta cercando la soluzione migliore per uscire da questa fase di politica monetaria senza creare una reazione eccessiva sui mercati. In particolare Janet Yellen teme un terremoto sui mercati quando annuncerà un aumento dei tassi e per questo cerca di prevenirlo parlandone con largo anticipo, nota Kenny.
Una Federal Reserve che potrebbe dover rivedere i propri programmi se l’economia continuerà a mostrare segnali di debolezza. I numeri di ieri sulla bilancia commerciale hanno spinto diversi economisti a rivedere le previsioni sul Pil del primo trimestre che, dopo la seconda rilevazione prevista per fine maggio, potrebbe evidenziare una contrazione dello 0,3% dal +0,2% emerso dalla prima rilevazione. Non è una grossa sorpresa per Kenny che sottolinea come però alimenti ulteriormente la frustrazione sui mercati, con un’economia che dopo sette anni di stimoli per miliardi di dollari resta anemica.
E se le speranze erano tutte sui numeri dell’occupazione di aprile, i dati di ADP di questa mattina, nettamente peggiori delle attese, hanno fatto tornare un pò di cautela. Kenny ritiene che le previsioni per i dati sul mercato del lavoro di venerdì siano troppo ottimistiche – arrivano fino ad una creazione di 325 mila posti. Kenny non prevede un numero di molto superiore alle 200 mila unità e se dovesse essere addirittura inferiore creerà tensione sui mercati – seppur non abbastanza da provocare uno scossone.
è vero però che è sempre più difficile prevedere la reazione dei mercati ai dati economici e non è sempre facile capire la dinamica “bad news-good news o good news-bad news” in anticipo. Kenny nota che ci stiamo avvicinando al periodo estivo e quindi ad un periodo di calma sui mercati e non si aspetta un forte movimento al ribasso ma piuttosto una discesa molto lenta dato che non ci sono motivi per continuare a salire. Lo S&P 500 recentemente ha rintracciato dopo aver toccato diverse volte la resistenza di 2100-2115 (è accaduto anche questa mattina). Il primo supporto da monitorare è la media a 50 giorni a quota 2090, il successivo è 2070 (la media a 100 giorni) e poi 2060-2065 che rappresenta lo scenario più pessimistico secondo Kenny.

* Lina Cagossi è video blogger @insidetheexchange.com. 

 

Un operatore professionale da molti anni attivo sui principali mercati finanziari mondiali. Continua...