Pianeta America
Nasdaq 100: le verità nascoste

Uno degli indici indubbiamente più seguiti dagli investitori è il Nasdaq 100. Questo indice rappresenta i nomi più importanti a livello di capitalizzazione e liquidità, ha la peculiarità di non comprendere titoli del comparto finanziario e di comprendere anche nomi ex-USA. L'indice S&P 100, invece, comprende anche nomi del comparto finanziario. Il Nasdaq 100 viene, erroneamente, considerato un indice puramente tecnologico. Non lo è, ed è bene sottolinearlo: i nomi coprono diversi settori, escluso, come detto, il settore finanziario.
Quando si guarda al Nasdaq 100 si guarda, prevalentemente, ai titoli FANG (allargato a FAANG): Facebook, Amazon, (Apple), Netflix e Google. Quando si analizza l'indice Nasdaq 100, non ci si può sottrarre dal contemplare i FAANG.
La prima figura mostra l'andamento da inizio anno dell' ETF QQQ (tracking Nasdaq 100). Oltre all'andamento del prezzo del sottostante sono state applicate le medie mobili classiche da 50 (azzurra) e 200 (nera) periodi e l'indicatore Chaikin Money Flow (è finalizzato a determinare la partecipazione, o meno, dei clienti istituzionali). Si nota come l'andamento rialzista maggio-settembre sia stato accompagnato da un Chaikin Money Flow positivo, indicativo, quindi, di una forte partecipazione da parte della clientela istituzionale. Il recente pull back ha trovato supporto a ridosso della media mobile a 200, ma vi è, ora, un Money Flow negativo.
All'interno dell'indice Nasdaq 100 i FAANG rappresentano circa il 38% del peso complessivo. A livello di analisi questo dato deve far riflettere. La performance year to date del QQQ è stata di circa l'11%, mentre la performance del QQQE (ogni titolo ha un peso identico) è stata dell'1.85%. Un paniere composto dai titoli del Nasdaq 100 al netto dei FAANG ha fatto registrare un risultato di circa lo 0.96%, mentre un paniere composto unicamente dai FAANG +29%, malgrado Facebook presenti una performance negativa del 12.70%. 

La seconda figura illustra il grafico dell'ETF QQQE (Equally-Weighted). Si nota immediatamente la differente impostazione tecnica rispetto al QQQ. I titoli sono gli stessi, si cambia la prospettiva e il risultato diverge. Vi è, inoltre, un'altra tipologia di analisi che bisogna applicare: l'analisi della profondità.  L'indice BP (Bullish % Index) è un indicatore di profondità (e non di direzionalità) che risponde sostanzialmente alla seguente domanda: dato un indice qual è la percentuale dei titoli, su una scala da 0 a 100, che sono, in un grafico Point & Figure, in “segnale di acquisto”. Nel caso del Nasdaq 100 il valore del BPI è di 40%, in altre parole solo il 40% dei titoli sono in “segnale di acquisto”. Un altro indicatore di profondità che, generalmente, lavora in coppia con il BPI è il Positive Trend Index. Il PTI misura, invece, la percentuale di titoli che, sempre in un grafico Point & Figure, negozia sopra la rispettiva bullish trendline. Nel caso del Nasdaq 100 il valore si attesta al 58%. Si evince immediatamente che l'analisi tradizionale abbinata con l'analisi di profondità permetta di avere una situazione più chiara: sotto la superficie la situazione dell'indice Nasdaq 100 mostra una condizione critica dove pochi nomi possono determinare la ripresa dai livelli attuali o, nel caso contrario, la discesa verso livelli più bassi.

Il successivo grafico rappresenta l'andamento di un paniere costituito dai FAANG. Al grafico sono state applicate le classiche medie mobili e l'indicatore di volume OBV (On Balance Volume). L'impostazione tecnica è identica all'ETF QQQ. Per l'investitore è presente, quindi, un problema di gestione del rischio, dove, in questo caso, il rischio viene, in realtà, trasferito su pochi nomi. Siamo in presenza, quindi, di una bassa diversificazione e di una elevata correlazione. Obiettivamente non lo scenario ottimale.

L'andamento dei FAANG determinerà, di conseguenza, l'andamento dell'indice Nasdaq 100.

•    Facebook riporterà gli utili il 30 ottobre. La situazione tecnica attuale è negativa. L'ESP (Expected Surprise Prediction) elaborato da Zacks indica un valore di +1.04%, quindi positivo.
•    Amazon riporterà gli utili il 25 ottobre. La situazione tecnica attuale è positiva. L'ESP di Zacks indica un valore di +6.56%, quindi molto positivo.
•    Apple riporterà gli utili il primo di novembre. La situazione tecnica attuale è positiva. L'ESP di Zacks indica un valore di +1.59%, quindi positivo
•    Netflix ha già rilasciato gli utili e sono stati eccellenti. La situazione tecnica rimane positiva.
•    Alphabet (GOOGL) riporterà gli utili il 25 ottobre. La situazione tecnica è negativa. L'ESP di Zacks indica un valore di -1.64%, quindi negativo.

Non si può, però, parlare unicamente dei FAANG dimenticando Microsoft (risultati il 24 ottobre), Intel (risultati il 25 ottobre)  e Cisco (risultati il 14 novembre). Microsoft (per l'indotto che genera) e Intel ( per l'impatto che avrà sull'intera industria dei semiconduttori) determineranno la direzionalità del mercato.

La tabella finale (fornita da Barchart) indica il peso che i nomi indicati hanno all'interno dell'ETF QQQ.

Giornalista finanziaria dalla fine degli anni '90. Continua...