Occupazione USA: tutto bene, per ora

- 15/09/2014
Il sondaggio mensile condotta dalla NFIB suggerisce scarse probabilità che si interrompe il trend discendente del tasso di disoccupazione USA: almeno fino all'inizio del prossimo anno. Buone notizie, dunque, per la spesa per consumi e per i responsabili della politica economica. Un altro dato da monitorare sempre con attenzione, è il numero delle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione: un dato peraltro reso disponibile settimanalmente.
Il dato in questione (puntini neri nel grafico), proprio per la sua frequenza, è smussato con una media a 5 settimane (linea blue spessa), e accompagnato da una media a 130 settimane (praticamente due anni e mezzo; fascia dinamica blue più chiaro). Ciò consente di evidenziare le tendenze più rilevanti degli ultimi anni.
Si noti bene: la scala è rovesciata; per cui quello che visivamente è discendente, nella realtà è ascendente; e viceversa.
Si nota bene come il dato in questione abbia sfondato "verso il basso" sul finire del 2007, anticipando una recessione e un bear market che avrebbero prodotto sensibili danni nei mesi successivi. La tendenza in questione è stata rovesciata soltanto nel 2009, quando i sussidi sono tornati stutturalmente a calare. Ed è questa la tendenza di cui ha beneficiato l'economia e di riflesso Wall Street.
Un trend correntemente fuori discussione, sebbene le richieste di sussidi stiano significativamente svoltando "verso il basso" (visivamente; verso l'alto nella realtà). Poco male, per adesso: l'importante è che, in termini di media a 5 settimane, i sussidi di disoccupazione si mantengano al di sotto delle 350 mila unità settimanali.
Sopra ("sotto", visivamente) si avrebbe un segnale incontestabile di crisi; non prima.