Pianeta America
Pausa per il rally in attesa di Bernanke

Dopo otto sedute consecutive di guadagni (e tre chiusure record di fila) lo S&P 500, insieme agli altri indici della Borsa di New York, si prende una una pausa, con gli investitori che valutano gli ultimi dati economici, i recenti risultati trimestrali e le indicazioni che arrivano dalla Federal Reserve. I listini erano vicini alla parità fino all’arrivo delle dichiarazioni del Presidente della Fed di Kansas City Esther George, secondo cui l’economia americana è in fase di recupero e che riduzioni al ritmo degli acquisti di bond dal mercato sarebbero appropriate. Inoltre George, nel corso di un’intervista rilasciata all’emittente televisiva Fox Business Network, ha indicato che le pressioni inflazionistiche sono al momento moderate e che i tassi di interesse non dobvrebbero rimanere così bassi per troppo tempo.

Proprio i numeri relativi all’inflazione oggi hanno alimentato timori per l’effetto dei rincari della benzina – effetto che si nota spesso nella stagione estiva, quando più americani viaggiano in auto. Infatti i prezzi al consumo sono aumentati in giugno più del previsto a causa del maggior aumento del costo dei carburanti in 4 mesi.
Altri dati hanno mostrato un aumento in linea con le previsioni della produzione industriale che mostrano quindi un – seppur leggero – miglioramento dell’attività manifatturiera nel secondo semestre del 2013.
Quindi l’economia e le decisioni in materia di politica monetaria rimangono al centro dell’attenzione degli operatori. Questa settimana i risultati trimestrali non riusciranno ad eclissare l’intervento semestrale al Congresso del Presidente della Federal Reserve Ben Bernanke – forse il suo ultimo – su politica monetaria ed economia. Derek Orth, Designated Market Maker per Brendan E. Cryan and Company, ricorda che le parole di Bernanke saranno esaminate con molta attenzione sia domani che giovedì in cerca di dettagli sul futuro del QE3. Parole che però potrebbero confermare il supporto agli stimoli già espresso la settimana scorsa da Bernanke e che ha innescato il rally attualmente in corso.
Tecnicamente gli indici restano ben impostati, sottolinea Derek, con lo S&P 500 che ha preso la rincorsa dopo aver superato i 1630 la scorsa settimana. La soglia da monitorare adesso è 1687, il massimo intraday per il listino che si trasforma nella prossima resistenza importante. Derek segue con attenzione l’andamento dei settori che hanno mostrato debolezza negli ultimi mesi e che, se in recupero, potrebbero sostenere il rally. L’indice dei bancari, il BKX, non ha toccato i massimi assoluti dal collasso di Lehman Brothers e sta mostrando indicazioni positive. è vero, è la settimana dei bancari con una raffica di risultati trimestrali dal settore che fino a questo momento (Citigroup e Goldman Sachs) hanno battuto le previsioni. Tendenza che, se continuerà, potrà dare un’ulteriore spinta all’indice BKX e quindi contribuire ad estendere la fase di guadagni dello S&P 500. Osservazione applicabile anche all’indice SOX dei semiconduttori – che è finalmente riuscito a superare i massimi del gennaio 2011 (475).

Uno dei responsabili delle strategie di Bank of America Merrill Lynch prevede una chiusura 2013 per lo S&P 500 a 1750 (contro 1600 previsti in precedenza) che implicherebbe un aumento per l’indice del 22% per l’intero anno. L’unico a Wall Street a risultare più ottimista dell’analista di BofA Merrill Lynch è Tony Dwyer della Cannacord Genuity che stima lo S&P 500 a 1760 a fine anno.
Derek ritiene che se l’attuale tendenza dello S&P 500 verrà confermata l’indice potrà arrivare facilmente a 1750 alla fine del 2013. Soprattutto se gli utili continueranno a battere le stime e se il recupero dell’economia diventerà più sostenuto nel secondo semestre dell’anno.

* Lina Cagossi è video blogger @insidetheexchange.com.

 
 

Giornalista finanziaria dalla fine degli anni '90. Continua...