Quanto manca alla prossima recessione negli USA?

- 25/11/2022
L'allarme risuona da qualche tempo, e adesso il suono si fa sempre più percepibile e lugubre. Tutti sanno che l'inversione della curva dei rendimenti preannuncia una contrazione non troppo distante nel tempo del ciclo economico. Ci si accapiglia su quali punti della curva "interrogare": 10 anni contro 2 anni, 10 anni contro 3 mesi, 30 anni contro 5 anni, adesso 3 mesi contro il tasso trimestrale forward a 18 mesi. Si possono stilare dei track record delle differenti scadenze allineate lungo la curva. Oppure adottare un approccio composito. Diremmo quasi "democratico"...
In AGE Italia da anni calcoliamo un indice di diffusione che tenga conto di tutte le inversioni che maturano su differenti segmenti della curva dei rendimenti americana: da 3 mesi a 30 anni. Allo stato attuale, le inversioni interessano più del 75% di tutte le curve computabili.
Un po' troppo, se si considera che le ultime quattro recessioni sono state precedute da un'inversione per il 55% delle curve. Mediamente, da quando l'asticella citata è stata raggiunta, a quando è sopravvenuta una recessione, sono intercorsi 378 giorni di calendario: poco più di un anno. Il che collocherebbe l'inizio della prossima recessione per settembre-ottobre 2023.
Si potrebbe anche rilevare che quando una inversione è così conclamata è diffusa, il conto alla rovescia si assottigli vistosamente: prendendo in considerazione i poco confortanti precedenti del 2000 e del 2007, una recessione sarebbe sopravvenuta in media dopo 297 giorni. Nel nostro caso, arriveremmo a (metà) settembre: non cambia niente.
Dunque una recessione negli Stati Uniti è attesa il prossimo autunno. Cosa farà il mercato azionario nel frattempo?