Rally di fine anno, Fed permettendo

- 15/12/2014
Bilancio settimanale negativo per gli indici di Borsa americani, il peggiore degli ultimi due mesi. Ancora una volta a determinare la direzione dei listini azionari è stato il movimento del prezzo del greggio, ancora sui minimi di 5 anni. L’Agenzia Internazionale per l’Energia ha ridotto le previsioni relative alla domanda globale di petrolio per la quarta volta in cinque mesi. E continuano le speculazioni secondo cui i principali produttori all’interno del cartello Opec continueranno a difendere la propria quota di mercato e contrasteranno ancora i produttori di petrolio statunitensi.
Nel corso della settimana le flessioni del greggio hanno portato ad una perdita di oltre mille miliardi di dollari per il mercato azionario a livello globale.
Oltre ai ribassi del greggio, altri fattori contribuiscono alle perdite sull’azionario secondo Peter Cardillo, Chief Market Economist per Rockwell Global Capital, che cita in particolare le attese per due importanti eventi della prossima settimana: la riunione del FOMC e le scadenze tecniche trimestrali di venerdì. La scusa delle flessioni del prezzo del petrolio ha permesso agli operatori di fare aggiustamenti in portafoglio prima delle scadenze tecniche, sottolinea Peter, anche perché’ i dati economici particolarmente positivi arrivati in settimana non hanno fornito motivi per agire con le vendite. Peter sottolinea che l’aumento delle vendite al dettaglio segnala che la stagione natalizia in corso potrebbe risultare migliore rispetto a quella del 2013 e potrebbe contribuire in misura sostanziale alla crescita economica con il Pil forse superiore al 4,5% nel quarto trimestre.
La prossima settimana la Federal Reserve, secondo alcune speculazioni, potrebbe decidere di eliminare dal comunicato la frase che fa riferimento a tassi di interesse sui livelli attuali per un periodo considerevole. Peter non ne è convinto dato che il recente del prezzo del greggio fornisce alla Fed più tempo per intervenire sul costo del denaro e forse non avremo nessuna indicazione chiara in questo senso fino al secondo trimestre del prossimo anno.
Se il comunicato che la Fed pubblicherà al termine della riunione del FOMC non mostrerà grandi variazioni e se “periodo considerevole” verrà confermata, aspettiamoci un rally di fine anno – conclude Peter.
* Lina Cagossi è video blogger @insidetheexchange.com.