Pianeta America
S&P 500 su nuovi massimi storici

Continua la corsa degli indici di Borsa americani. Una corsa che non è stata interrotta nemmeno dai 16 giorni di chiusura del Governo americano, durante i quali lo S&P 500 ha guadagnato il 2,4%. Nonostante il Dow Jones resti intorno alla parità, lo S&P 500 tocca nuovi massimi assoluti e il Nasdaq, in parte grazie ai forti guadagni di Google che spingono la tecnologia, contratta sui massimi di 13 anni.
Dopo una settimana così positiva possiamo aspettarci nei prossimi giorni una fase di rallentamento, mi dice Peter Cardillo, Chief Market Economist per Rockwell Global Capital. è stata una settimana di importanti risoluzioni a Washington anche se, ricorda Peter, il fatto che siamo riusciti ad evitare un default non è una sorpresa come non lo è nemmeno la soluzione per ora temporanea. Secondo Peter però tra tre mesi non rivedremo gli stessi toni a Washington, le trattative questa volta potrebbero essere più facili, ci sarà un prezzo politico da pagare e nessuno ha intenzione di prolungare un dibattito che potrebbe mettere in ginocchio l’economia americana.
I mercati intanto sono convinti (e Peter non lo è) che la Federal Reserve rimanderà l’inizio della riduzione degli stimoli fino al prossimo marzo. Peter invece conferma le sue previsioni per una riduzione simbolica degli acquisti di bond in dicembre, di 5 miliardi di dollari, per inviare un messaggio chiaro ai mercati che la Federal Reserve pensa che l’attività economica continuerà a crescere anche se ad un ritmo modesto. Secondo Peter la chiusura del Governo non ha provocato danni sostanziali all’economia americana e la Fed potrà prepararsi a ridurre gli stimoli in maniera più sostanziale, di 15-20 miliardi di dollari il mese, a partire dal secondo trimestre del 2014.
Il rally di fine anno non si fermerà per via della riduzione (simbolica) degli stimoli, come ricorda Peter quello che conta è la conferma della politica monetaria attuale della Federal Reserve e quindi tassi sui livelli attuali per tutto il prossimo anno – è questa la chiave per i mercati.

Per la prossima settimana aspettiamoci un movimento correttivo e prepariamoci ai tanti risultati trimestrali in arrivo. Martedì leggeremo gli importanti dati sul mercato del lavoro di settembre che non abbiamo ancora letto per via della chiusura del Governo. Peter non si aspetta grosse sorprese, una creazione di 166 mila posti di lavoro e un tasso di disoccupazione al 7,3%, ma sarà importante ancora una volta monitorare il tasso di partecipazione alla forza lavoro per valutare quanto questi numeri stiano indicando un recupero dell’occupazione.
Per fine anno Peter conferma il suo obiettivo per lo S&P 500 di 1785-1800, livello che potrebbe essere raggiunto presto, prima di una fase di correzione che però poi porterà tra metà novembre e inizio dicembre ad un rally deciso per i listini.

* Lina Cagossi è video blogger @insidetheexchange.com.

Charles L. (Charlie) Minter è uno dei fondatori della Comstock Partners, Inc., una società costituita nel 1986 e attiva nelle gestioni patrimoniali. Continua...