Pianeta America
Se la crescita economica stenta a ripartire...

La pubblicazione della seconda lettura del PIL americano nel IV trimestre 2016, rende più urgente l'esigenza di una scossa immediata all'economia da parte dell'Amministrazione recentemente insediatasi alla Casa Bianca. In maniera molto grezza - ma efficace - le condizioni del mercato azionario e a ruota dell'economia, negli Stati Uniti dipendono dal confronto fra la crescita nominale del PIL e il livello del costo del denaro; perché è evidente che se l'economia genera risorse sufficienti a servire il debito, tutto va bene. Se la crescita economica è più contenuta rispetto al livello dei rendimenti dei titoli pubblici, scatta un campanello d'allarme.

È evidente come nel 2000 e nel 2007 la crescita dell'economia (variazione trimestrale annualizzata del PIL reale USA, più variazione annuale del CPI) scivolò sotto al rendimento dei Treasury Note decennali. Questo coincise con la fine del bull market e dopo pochi mesi con l'inizio di una recessione ufficiale (resa nota dal NBER con il consueto insostenibile ritardo).
Alla fine di dicembre lo scarto è infimo: appena 4 punti base. Ammesso e concesso che il dato sia confermato alla fine di marzo, restano margini molto contenuti affinché sia scongiurata la penetrazione della linea dello zero che, stando all'esperienza storica recente, avrebbe effetti tutt'altro che apprezzabili.

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