Seguiamo il mercato del lavoro USA

- 11/02/2014
Tipicamente occupazione e inflazione sono variabili "lagging": svoltano con ritardo rispetto ai picchi del ciclo economico. Così, mentre la borsa americana raggiungeva un minimo a marzo 2009 - quasi cinque anni fa - e la recessione si esauriva quattro mesi dopo; abbiamo dovuto attendere novembre 2009 per una svolta verso il basso da parte del tasso di disoccupazione, mentre l'inflazione (CPI core) è scesa ancora per un ulteriore anno.
Che il tasso di disoccupazione scenda, dopotutto, è un'ottima notizia per un investitore sul mercato azionario.
Il grafico confronta il tasso di disoccupazione USA (rosso, scala di sinistra rovesciata) e l'indice S&P500 (blue, scala di destra), in termini reali; al netto cioé della variazione dei prezzi al consumo.
Evidente la correlazione inversa fra borsa e tasso di disoccupazione. E ciò fornisce un punto di riferimento: se e quando l'Unemployment rate dovesse tornare a salire, ciò anticiperebbe minacciosamente un massimo del mercato azionario. Il dato raggiunse un massimo ad aprile 2000, sostanzialmente in linea con il picco di mercato; ma lo anticipò nel 2007, quando smise di scendere a marzo: sette mesi prima del massimo di Wall Street.