Siamo alla fine del QE3

- 30/10/2014
La Fed ha confermato, mette fine al piano di riacquisto di bond dal mercato, il QE3 terminerà il primo novembre quando la Fed acquisterà gli ultimi titoli per 15 miliardi di dollari. Il quadro di inflazione e di occupazione cambia leggermente per la banca centrale americana e il rinnovato ottimismo, nonostante il rallentamento globale, preoccupa gli operatori.
I problemi di sottoutilizzo nell’occupazione stanno diminuendo (significativo cambiamento nelle parole del comunicato rispetto a settembre) e il recente calo dei prezzi potrebbe essere solo temporaneo perché innescato dal calo dei costi energetici.
Quindi le prospettive di miglioramento dell’occupazione rassicurano, come la conferma degli obiettivi di inflazione, segnalano che la Fed potrebbe alzare i tassi prima del previsto?
Tuttavia resta invariato nel comunicato il riferimento a tassi sui livelli attuali per un periodo di tempo considerevole.
Niente più liquidità in arrivo dalla Fed, e ora il mercato si concentra sulla tempistica dell'aumento dei tassi di interesse. La volatilità delle ultime settimane aveva innescato speculazioni su una possible estensione degli stimoli ma non è successo.
Non è sorpreso Peter Cardillo, Chief Market Economist per Rockwell Global Capital, a sua volta ottimista sullo stato dell’economia. Peter prevede che il Pil nel terzo trimestre sarà più basso rispetto al secondo trimestre ma la crescita sarà al 2,75%, abbastanza robusta e guidata da tutti i maggiori comparti dell’economia americana.
Per quanto riguarda il mercato Peter osserva che siamo vicini a nuovi massimi ma il mercato resta ancora sopravvalutato in termini tecnici. Una fase di ritracciamento sarebbe quindi utile e salutare per il mercato, conclude Peter, che si aspetta ancora per fine anno uno S&P 500 tra 2050 e 2100.
* Lina Cagossi è video blogger @insidetheexchange.com.