Pianeta America
Stiamo facendo la storia...

Per Wall Street si conclude un nuovo trimestre all’insegna del rialzo. Altro che “Sell in May and go away”: una prescrizione peraltro sciagurata, dal momento che questa strategia – vendere alla fine di aprile, e ricomprare alla fine di settembre – si sarebbe rivelata perdente in ben 6 degli ultimi 7 anni. Tornando all’oggetto, questo trimestre risulta l’undicesimo positivo, negli ultimi 12. Stona il primo quarto di quest’anno, risultato negativo per un’inezia: poco più dell’un percento.
Viene spontaneo chiedersi se questa eccezionale sequenza abbia riscontri nel passato. La risposta è positiva: dal Dopoguerra in poi si registrano soltanto due precedenti. Un terzo episodio risale alla fine degli anni Venti; ma allora era ben diversa sia l’economia, prevalentemente rurale negli Stati Uniti, sia il mercato azionario: che apriva i battenti persino il sabato.

Certo, due precedenti sono nulla, per discutere di prospettive future.
Ma è suggestivo rilevare come il primo episodio risalga a metà anni Sessanta, quando gli Stati Uniti vedevano il tasso di disoccupazione scendere ai medesimi livelli correnti, e l’inflazione avviare un’ascesa che sarebbe diventata esplosiva di lì a breve; mentre la seconda circostanza riscontrata risalga al 1997: quando la Federal Reserve avviava timidamente una politica monetaria restrittiva, che sarebbe stata rovesciata con la crisi delle economie emergenti.
Tutto ciò non ricorda qualcosa?

Classe 1971, laurea cum laude in Economia e Commercio con una tesi di laurea sull'analisi tecnica dei titoli di borsa, si interessa da oltre venticinque anni di tecniche di analisi dei mercati finanziari. Continua...