Un rally basato sulle speranze

- 11/10/2013
Nel momento in cui scriviamo, si apprende che il presidente Obama ha respinto la proposta dei repubblicani di uno slittamento di sei settimane del tetto del debito federale, se esso non comporta il ritorno a condizioni di funzionamento da parte del governo. Il Congresso può votare entro oggi la proposta del GOP; ma non è affatto scontato che passi: non solo affronterebbe l’opposizione del Tea Party, ma anche i democratici sarebbero ostili, dal momento che mantengono in essere lo shutdown del governo. Tuttavia le negoziazioni e gli incontri proseguono febbrili, e la situazione è fluida. Le circostanze possono mutare, nel momento in cui leggete queste note. Ma anche se fosse raggiunto uno slittamento di sei settimane, non c’è da ritenere scontato che un accordo definitivo possa nel frattempo essere raggiunto, e una nuova crisi sopraggiungerebbe inesorabile.
Il balzo di ieri del mercato sembra basato sulla falsa speranza e sul “wishful thinking”. Dopo anni di contrasti, sembra improbabile che un’intesa possa essere raggiunta nello spazio di sei settimane. Casomai, i due partiti sembrano più lontani di quanto siano stati un anno fa, quando ne’ il “super comitato”, ne’ diverse commissioni parlamentari speciali hanno risolto il problema del debito federale. Ne è conseguito il sequestro, che continua ad attanagliare la crescita economica. Borsa ed economia conseguentemente continueranno a rimanere sotto pressione per diverso tempo.