Una prospettiva secolare dell'investimento in borsa

- 14/10/2024
Nel momento in cui gli investitori festeggiano il secondo compleanno del bull market ciclico, può essere il caso di voltarsi indietro ed apprezzare quanto di buono corrisposto agli investitori negli anni passati.
Dal punto di vista strutturale non c'è dubbio: il bull market, appunto, strutturale, è iniziato oltre 15 anni fa: con il mitico minimo a marzo 2009 da cui tutto è ripartito. Ben tre lustri di rivalutazioni che hanno irrobustito i patrimoni degli investitori che sono riusciti a mantenersi insensibili ai massicci condizionamenti esterni.
Dal punto di vista delle performance, però, siamo dell'avviso che il rialzo ciclico sia iniziato nel 2020: quando è terminato un aggiustamento ventennale incominciato appunto a marzo 2000. Nel momento peggiore dell'impatto borsistico del CoViD19, il tasso di crescita annualizzato medio dello S&P500, scivolava ad un mesto +3.54%. Occorreva risalire ad inizio anni Ottanta per ritrovare una performance di lungo periodo più grama.
La performance media ventennale annualizzata di Wall Street, si muove da secoli all'interno di un elegante canale di regressione inclinato naturalmente verso l'alto. Con estremi situati a 1.25 e 2 deviazioni standard rispetto alla retta di regressione.
Questo espediente consente di individuare zone di eccesso di lunghissimo periodo: ipercomprato ed ipervenduto secolare. Un investitore avveduto dovrebbe comprare quando si sollecita la parete inferiore di questo percorso secolare di crescita, e ridurre l'esposizione azionaria quando si sollecita il confine superiore.
Per l'appunto è quanto occorso ad inizio 2000, quando si capitalizzava una crescita, media, del +14.2% annuo nel ventennio allora conclusosi. Tanto. Troppo. E difatti il tasso di crescita è andato costantemente calando: passando da oltre +2 deviazioni standard sopra la media storica, via via verso valori normali e poi inevitabilmente subnormali. Fino all'eccesso di marzo 2020.
Con il rialzo degli ultimi quattro anni e mezzo il bull market ciclico ha raggiunto e ora parzialmente superato la linea mediana storica. Siamo a "fair value tecnico", diciamo così, con un apprezzamento medio del +8.56% nel ventennio 2004-2024.
Tanto, ma non troppo. Prima di parlare di eccessi, la performance descritta dovrebbe teoricamente spingersi ben oltre la doppia cifra percentuale. Chissà quanta acqua nel frattempo sarà passata sotto i ponti.