Pianeta America
Value Line: un indice poco considerato

S&P 500, Dow Jones Industrial, Nasdaq 100, Russell questi sono gli indici che vengono citati ed analizzati con regolarità. Obiettivamente essendo i più popolari, risultano essere anche i più seguiti ed hanno, nel tempo, acquisito la funzione di punto di riferimento. 

L’indice Value Line è composto da circa 1700 compagnie, ogni nome è ponderato in egual misura. Le società presenti sono seguite ed analizzate dalla Value Line Investment Survey e, importante, il ribilanciamento viene effettuato giornalmente. L’analisi di questo indice ci permette di ottenere una migliore indicazione del mercato nel suo insieme.

L’indice Value Line, in particolare, è confrontato con un importante pivot point: area 505-506. Questo livello, come si può ben notare, viaggia a ritroso fino al 1998. Nel 2007 ha lavorato egregiamente bene come resistenza, stessa cosa durante il periodo 2014-2015. Nel periodo a seguire, 2016-2017, è diventato un supporto. Durante il mese di dicembre appena trascorso questo livello è stato violato. Dai minimi di dicembre vi è in atto un tentativo di recupero. Si capisce come questo livello diventi, ora, determinante: una risalita sopra area 505-506 sostenuta e convinta, in termini di partecipazione e di volumi, dovrebbe permettere di mantenere la positività sul mercato azionario. In caso contrario non si può escludere una discesa fin verso area 400.

Una peculiarità dei grafici Point & Figure è la pulizia, il cosiddetto “noise” viene ridotto ai minimi termini. Questo permette di ottenere una lettura più nitida. Si nota, immediatamente, il doppio top a 590, l’inversione del trend da rialzista a ribassista con violazione della bullish trend line. Violazione di un triple bottom (515) con conseguente discesa fino quota 450. Il triple bottom diventa, ora, resistenza.

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...