Wall Street in recupero dopo la peggiore seduta dell’anno

- 17/04/2013
Gli indici di Borsa americani hanno recuperato almeno una parte del terreno perduto nella seduta di ieri, la peggiore dallo scorso novembre. Le perdite di ieri sono state in parte innescate da dati economici deludenti e in parte dai movimenti dei titoli minerari che hanno risentito dei ribassi dei prezzi dei metalli – soprattutto dell’oro. Ma, mi ricorda Mark Otto, Designated Market Maker per Knight Capital Americas, che ieri nell’ultima ora di scambi si è notato l’effetto delle esplosioni alla maratona di Boston. Il Dow Jones perdeva già circa 160 punti e appena sono arrivate le prime notizie da Boston il Dow Jones ha iniziato a scendere ancora per poi perdere ulteriori 120 punti tra le 15:00 e le 16:00. Il movimento degli indici di oggi è quindi un tentativo di recuperare almeno una parte del terreno perduto. Le indicazioni economiche arrivate dalla Germania hanno forse limitato i guadagni in apertura ma poi i listini hanno puntato in giornata con decisione verso l’alto grazie in parte a risultati trimestrali migliori del previsto da gruppi come Goldman Sachs e Coca Cola e in parte grazie al recupero dell’oro dopo la peggiore seduta in 30 anni. L’oro è ancora al centro di speculazioni e Mark, che cita alcuni traders con cui parla regolarmente, hanno indicato che i movimenti di venerdì e di ieri sono stati provocati da ordini stop loss in grande quantità. E l’effetto del deprezzamento dell’oro sull’azionario è stato dato da margin calls, ordini per coprire le perdite legate al metallo prezioso. è anche vero, ricorda Mark, che in tanti speculano su una fine anticipata del QE3 e l’oro ne risente in quanto difesa contro l’inflazione.
Non si è notata invece una reazione dopo la pubblicazione delle stime del Fondo Monetario Internazionale. Il rapporto semestrale mostra che il Fondo si aspetta adesso un Pil a livello globale al 3,3% nel 2013 e del 4% nel 2014. Per gli Stati Uniti le stime sono per un Pil all’1,9% quet’anno e al 3% il prossimo anno. Il Fondo Monetario nota che i mercati emergenti e le economie in via di sviluppo stanno ancora crescendo a buon ritmo mentre gli Stati Uniti e l’europa viaggiano a diverse veolcità. Secondo il Fondo Monetario l’Europa dovrebbe utilizzare aggressivamente la politica monetaria affinchè la fase di recupero dell’area euro non rimanga la più lenta rispetto al resto del mondo.
I livelli dello S&P 500 a cui guarda Mark: supporti 1552 (toccato ieri) e 1533 (media a 50 giorni); resistenze 1565 (vecchio massimo), 1572, 1580.
* Lina Cagossi è video blogger @insidetheexchange.com.