Pianeta America
Wall Street recupera ma guarda ancora all’Europa

Ben Bernanke (insieme ai dati economici) aiuta gli indici di Wall Street a recuperare terreno dopo le flessioni di ieri. Il Presidente della Federal Reserve minimizza le indicazioni emerse dai verbali dell’ultima riunione e conferma il suo pieno supporto al QE3, operazione che rietiene efficace, con poca probabilità di creare una bolla e senza grandi rischi per l’inflazione. Bernanke ha detto quello che i trader volevano sentirsi dire, come sottolinea anche Mark Otto, Designated Market Maker per Knight Capital Americas, l’economia cresce ma ancora a singhiozzo, il mercato del lavoro migliora ma resta debole e le paure per le future mosse della Fed sono al momento ingiustificate. E Bernanke ha anche parlato di Italia. Una ipotetica svalutazione del debito italiano non avrebbe pesanti ripercussioni sulle istituzioni finanziarie statunitensi, l’esposizione è moderata. Ma, ha aggiunto Bernanke, le preoccupazioni per l’abilità del Paese di rimanere nell’euro avrebbero ampi, imprevedibili e preoccupanti effetti sui mercati globali, maggiori rispetto ad eventuali perdite legate al debito dell’Italia.
 
Il mercato non ama l’incertezza, lo sappiamo e lo abbiamo notato anche ieri. L’esito elettorale in Italia ha provocato non solo flessioni ma un aumento del 34% dell’indice Vix della “paura”, un barometro che riflette la visione dei trader, sottolinea Mark Otto. Il rally in atto dallo scorso novembre è stato in parte possibile grazie al minore rischio Europa (almeno quello percepito)  e la necessità di ricalcolare adesso lo stesso rischio ha riportato a galla forte nervosismo.
 L’Europa condizionerà gli scambi almeno per questa settimana insieme all’imminente Sequestration. Ancora una volta sembra che il mercato sconti un accordo a Washington, seppur all’ultimo momento, per evitare i tagli automatici alla spesa. Mark mi ricorda che l’indice dei titoli del settore difesa elaborato da NYSEArca (DFI) potrebbe indicare che i tagli tanto temuti al comparto non ci saranno o saranno più moderati.
 Il Sequestration come sappiamo avrebbe importanti conseguenze per i mercati e, come Ben Bernanke ha ricordato questa mattina, se non sarà evitato creerà, insieme alle recenti scadenze delle agevolazioni fiscali, dei rischi significativi per la ripresa economica.
 
Tanti analisti tecnici da mesi invocano una correzione per i listini. Attenzione in settimana ancora a Europa, Washington e ai tanti dati economici in arrivo. Mark individua per lo S&P 500: resistenze 1495,1505 e 1511; supporti 1465, 1451.

* Lina Cagossi è video blogger @insidetheexchange.com.

Charles L. (Charlie) Minter è uno dei fondatori della Comstock Partners, Inc., una società costituita nel 1986 e attiva nelle gestioni patrimoniali. Continua...